Catania, op. “Dokks”: Confiscati i beni di Salvatore Fiore (400.000 euro)

I carabinieri di Catania hanno confiscato i beni di SALVATORE FIORE (foto in alto a sx), detto “Turi ciuri”, pluripregiudicato, detenuto in seguito all’operazione “DOKKS” condotta dal 2013 al 2015. Un’indagine che ha consentito di delineare la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli di alcune articolazioni criminali riconducibili alla famiglia di Cosa nostra Santapaola-Ercolano. I beni confiscati ammontano a 400.000 euro di valore. Il servizio sul link Sicilia News…

I carabinieri di Catania hanno confiscato i beni di Salvatore Fiore, detto “Turi ciuri”, pluripregiudicato 56enne detenuto in seguito all’operazione “Dokks” condotta dal 2013 al 2015. Un’indagine che ha consentito di delineare la struttura, le posizioni di vertice e i ruoli di alcune articolazioni criminali riconducibili alla famiglia di Cosa nostra Santapaola-Ercolano.

Per Fiore è stata disposta la confisca di beni mobili e immobili e l’applicazione della sorveglianza speciale per 3 anni e 6 mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. E’ stata infatti considerata la sua “pericolosità sociale” ovvero la sua attitudine a delinquere, in quanto affiliato a Cosa nostra etnea, militante nel gruppo criminale del Villaggio Sant’Agata. Questa appartenenza mafiosa è stata documentata durante i processi a suo carico terminati con condanne definitive per associazione mafiosa, rapina, sequestro di persona, possesso di armi, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti.

La confisca ha interessato i beni già oggetto di sequestro nel gennaio 2023. Era stata accertata una “notevole sperequazione” tra il tenore di vita e il patrimonio, in quanto tutte le proprietà erano frutto del reimpiego dei proventi illegali. La sproporzione emersa dall’analisi della documentazione fiscale ha raggiunto la soglia di quasi 200.000 euro, calcolati sulla base dell’acquisto, in quel periodo, di immobili, auto, autocarri e moto. E non si trattava di una casupola, come dichiarato in alcuni documenti, bensì di una villa bifamiliare ben rifinita, dotata di ogni comfort, che da sola raggiungeva il valore commerciale di circa 200.000 euro.

In totale il valore dei beni confiscati si aggira sui 400.000 euro e comprende: una villetta bifamiliare a Mascalucia in contrada Pompeo, composta da un terreno di 212 mq e 2 unità immobiliari indivise; una casa in via Balatelle, del valore commerciale di circa 130.000 euro; la totalità dei beni aziendali strumentali dell’impresa di famiglia (del valore commerciale di 50.000 euro), oggi inattiva, riguardante il commercio al dettaglio di generi alimentari, sempre in via Balatelle.

             g.l.

Edited by, mercoledì 6 novembre 2024, ore 16,14. 

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