Un impressionante boato ha squarciato ieri sera Catania e avvertendosi a decine di chilometri di distanza. Un palazzo di tre piani, fortunatamente quasi tutto disabitato, è crollato a seguito di due esplosioni per una fuga di gas (nelle foto in alto e in basso). Poteva essere una immane tragedia ma il bilancio definitivo è di 14 persone ferite, due delle quali in codice rosso ma non in pericolo di vita. L’unico disperso è stato ritrovato: si era allontanato al momento dello scoppio. Aperta una inchiesta dalla Procura. Il servizio sul link Sicilia News…
“Il palazzo crollato non era disabitato. E’ circolata questa notizia, ma non è vera. Ci vive mia madre da 40 anni, e per fortuna non era in casa. Stava tornando in quel momento e appena scesa dalla macchina è stata coinvolta nell’esplosione, finendo sbalzata a due metri di distanza”. La signora Maria Trovato irrompe in televisione su Antenna Sicilia e racconta la sua testimonianza della terribile notte catanese di San Giovanni Galermo, con la fuga di gas, l’esplosione e le macerie. “Mia madre è stata subito portata al Policlinico. Non è in pericolo di vita, ma ha traumi e fratture e dovrà essere operata”.
A soccorrere la donna, parzialmente coperta da detriti, sono stati i vigili del fuoco. “E’ stata proprio lei a raccontarmelo – aggiunge la donna -, è rimasta vigile tutto il tempo. Quando io sono arrivata, dopo 10 minuti, ho camminato tra le macerie. In quel momento i pompieri hanno dato l’ordine di evacuare la zona. Fino a quel momento, nonostante l’odore di gas, non era stato fatto evacuare nulla, tant’è e vero che mia madre si è ritirata tranquillamente a casa”.
Il comandante provinciale dei vigili del fuoco Felice Iracà viene interpellato sull’argomento: “Noi abbiamo operato subito, cercando di fare il possibile. Al momento non ci sono pericoli, dobbiamo proseguire con la messa in sicurezza dell’area. E’ probabile che l’innesco della fuga di gas sia avvenuto dentro il palazzo poi crollato, ma non è semplicissimo appurarlo. La rete del gas ora è disattivata, così come la corrente elettrica. Confermo che non ci sono dispersi”.
TROVATO IL PRESUNTO DISPERSO – L’esplosione ha provocato il crollo di una palazzina in via Fratelli Gualandi e 14 feriti, due dei quali in codice rosso. Nella notte è stato trovato l’uomo che si temeva potesse essere sotto le macerie: è stato lui a farsi vivo, si era semplicemente allontanato dalla zona. L’allarme era scattato dopo che un familiare lo aveva cercato dicendo non riuscire a trovarlo ma qualcuno aveva detto di averlo visto fuggire dopo il boato che ha scatenato anche un incendio.
SCIACALLI NELLE CASE ABBANDONATE – I pompieri continuano a lavorare tra le macerie, per scavare e rimuovere con operazioni di smassamento. Sono ulteriormente diminuite le persone evacuate dalle case nella zona dell’esplosione: il sindaco Enrico Trantino ha deciso di fare ricorso per il loro alloggio ad alberghi della città: “Poteva essere un’immane tragedia – ha detto il primo cittadino -, invece per fortuna non ci sono vittime. Dobbiamo tirare un grosso sospiro di sollievo”. Alcuni residenti hanno segnalato casi di sciacallaggio: qualcuno avrebbe infatti approfittato della situazione per saccheggiare le case abbandonate.
APERTA UNA INCHIESTA – La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’esplosione. Il reato ipotizzato è disastro colposo. Lo ha confermato il Procuratore Francesco Curcio sottolineando che “abbiamo indagini in corso”. Titolari del fascicolo sono il Procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto procuratore Emanuele Vadalà.
Da La Sicilia web
Edited by, mercoledì 22 gennaio 2025, ore 9,57.