Il giudice del Tribunale di Patti UGO DOMENICO MOLINA ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari nei confronti di GIOVANNI PARRINO, 47 anni, residente a Capri Leone nella frazione di Rocca, arrestato martedì scorso dai carabinieri con le accuse di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti (foto in alto la serra rinvenuta nella sua abitazione). Il servizio…
Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud
Il giudice del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molina ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari nei confronti di Giovanni Parrino, 47 anni, residente a Capri Leone nella frazione di Rocca, arrestato martedì scorso dai carabinieri con le accuse di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’indagato è stato difeso dall’avvocato Bernardette Grasso e, nel corso dell’udienza di convalida, ha dichiarato di avere realizzato una serra per la coltivazione di stupefacenti nella sua abitazione solo per uso e consumo personale. Quattro giorni fa sono stati i militari dell’Arma della Stazione di Rocca di Capri Leone con quelli dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, ad effettuare una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo e, all’interno di un solaio di sua pertinenza, hanno scoperto due locali coibentati destinati a serre, per la coltivazione di sostanze stupefacenti, precisamente marijuana. In particolare sono stati rinvenuti alcuni vasi interrati con diverse piantine della suddetta sostanza e nei due locali erano stati installati un sistema di riscaldamento e specifica illuminazione assicurata da grosse lampade, comandate da idonei timer e misuratori di temperatura e umidità mentre l’irrigazione era assicurata da un grosso serbatoio d’acqua, ubicato sull’adiacente tetto dello stabile. Nel complesso, all’interno dei vani, i carabinieri hanno rinvenuto 21 vasi contenenti piante in infiorescenza, di altezza variabile tra i 50 centimetri e i 2 metri e 80 centimetri e circa 300 grammi della stessa sostanza stupefacente già essiccata nonchè materiale atto al confezionamento, un bilancino di precisione e fertilizzanti. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore di Patti Antonietta Ardizzone. Le sostanze rinvenute, dopo le analisi che saranno effettuate dai carabinieri del Ris di Messina, andranno distrutte.
Edited by, sabato 8 luglio 2023, ore 10,24.