Dopo 4 anni e 1 mese è arrivata la GIUSTIZIA per LORENA MANGANO (foto in alto) e la sua famiglia. Un primo grado di giudizio, il primo appello, l’annullamento della Cassazione con rinvio per il quantum delle pene, un nuovo appello a Reggio Calabria e adesso la conferma definitiva da parte della Corte di Cassazione. Con accuse diversificate sono stati condannati l’ex finanziere GAETANO FORESTIERI a 9 anni e 4 mesi e il pasticciere GIOVANNI GUGLIANDOLO a 5 anni. I ricorsi della difesa sono stati dichiarati inammissibili. Attesa per l’esecuzione delle pene. La ricostruzione dell’omicidio stradale e tutte le fasi…
Dopo la discussione di ieri, la Corte di Cassazione ha reso nota la decisione definitiva sull’omicidio stradale della giovane studentessa universitaria di Capo d’Orlando Lorena Mangano deceduta, a 23 anni, nel giugno del 2016 a causa delle ferite riportate a Messina. La Suprema Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentato dalle difesa di Gaetano Forestieri (avvocato Salvatore Silvestro) e Giovanni Gugliandolo (avvocato Pietro Luccisano) condannandolo anche al pagamento delle spese processuali e a quelle di rappresentanza e difesa sostenute in giudizio dalle parti civili che, con la famiglia Mangano, è stata assistita dall’avvocato Filippo Pagano. Secondo i legali di Gugliandolo, la Corte d’Appello di Reggio Calabria, a conclusione del processo di rinvio dello scorso 16 luglio, non avrebbe fornito una documentazione adeguata alla Cassazione che invece ha dichiarato inammissibile tale ricorso confermando tutte le condanne. Dal “Palazzaccio” è stata emessa la sentenza di condanna per l’ex finanziere Gaetano Forestieri, che guidava l’auto che ha investito quella di Lorena, a 9 anni e 4 mesi mentre a Giovanni Gugliandolo, alla guida di un’altra autovettura che gareggiava con Forestieri sulla via Garibaldi intorno all’1 di notte, sono stati confermati 5 anni di reclusione. Adesso si attende l’esecuzione delle ordinanze: Forestieri si trova, da tempo, agli arresti domiciliari mentre Gugliandolo, è a piede libero.
L’APPELLO
La Corte d’Appello di Reggio Calabria il 16 luglio 2020, nel processo-bis di secondo grado, aveva ridotto le pene per i due imputati. L’ex finanziere Gaetano Forestieri, che nella notte del 25 giugno 2016 guidava l’auto che, a folle velocità, tranciò la Fiat Panda condotta da Lorena, era stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione mentre il pasticciere Giovanni Gugliandolo, che guidava un’altra auto, era stato condannato a 5 anni. Come detto pene adesso confermate dalla Cassazione e definitive.
GLI ALTRI GIUDIZI
In primo grado, al tribunale di Messina, Forestieri fu condannato a 11 anni per omicidio stradale mentre Gugliandolo a 7 anni per competizione stradale non autorizzata ed omissione di soccorso e fu disposto il risarcimento dei danni alle costituite parti civili. La Corte d’Appello di Messina rideterminò le condanne, a 10 anni per Forestieri e a 6 per Gugliandolo. Poi la Corte di Cassazione, il 4 dicembre 2019, annullò la sentenza della Corte d’Appello di Messina, rinviando nuovamente gli atti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria, affinché quest’ultima rideterminasse il calcolo delle pene per i due imputati. In Corte d’Appello a Messina venne confermato il risarcimento per l’A.I.F.V.S., l’Associazione Italiana delle Famiglie delle Vittime della Strada e per la famiglia Mangano.
LA RICOSTRUZIONE
I due messinesi sono stati condannati per avere ingaggiato la contestata corsa in macchina che ha portato alla morte di Lorena Mangano, la studentessa universitaria di 23 anni di Capo d’Orlando deceduta, il 28 giugno 2016, a seguito del gravissimo impatto avvenuto a Messina, tra le vie Garibaldi e Torrente Trapani, nella notte fra il 25 ed il 26 precedenti. Sia Forestieri che Gugliandolo, arrestati la sera del 4 luglio successivo, nell’interrogatorio di garanzia avevano negato di avere ingaggiato una folle corsa sulla via Garibaldi in quella tragica notte. Forestieri invece ammise di essere passato con il semaforo rosso, di procedere ad alta velocità e di avere alzato il gomito prima di mettersi al volante. Il sostituto procuratore di Messina Marco Accolla, titolare delle indagini, aveva fatto svolgere ulteriori approfondimenti tecnici per stabilire con certezza quale fu la velocità dell’Audi TT (pare poco oltre i 130 km orari!), guidata dal finanziere e della 500 Abarth condotta dal Gugliandolo prima del momento dell’impatto per accertare se i due imputati quella notte avevano ingaggiato una corsa, fuori da ogni regola, oppure no. Gaetano Forestieri venne definito dal Gip di Messina Daniela Urbani, che siglò l’ordinanza di custodia cautelare eseguita la sera del 4 luglio 2016 dagli agenti della polizia municipale di Messina, “killer stradale”, in quanto accusato di avere condotto ad altissima velocità la sua Audi TT che, tra via Garibaldi e via Torrente Trapani, alle 00,30 della notte fra il 25 ed il 26 giugno 2016, causò il devastante impatto con la Fiat Panda alla cui guida, pulita e con la marcia prima appena inserita dopo avere rispettato il rosso al semaforo e partendo con il verde, si trovava Lorena Mangano, insieme a due amiche e due amici. A causa delle gravissime ferite riportate nello scontro Lorena morì, al reparto di Rianimazione del Policlinico, la sera del 28 giugno ed i familiari concessero l’autorizzazione per la donazione degli organi. Il certosino lavoro svolto dagli agenti della polizia municipale di Messina, sezione Infortunistica, ha prodotto un ricco carteggio che venne inviato al pm Accolla. Negli atti ci sono i rilievi del sinistro, la positività all’alcol test del finanziere (1,25 gl, oltre la soglia consentita di 0,5) e, in particolare, la conferma che ci fosse una corsa automobilistica, ovviamente fuori da ogni regola, con una Fiat 500 Abarth alla cui guida si trovava il proprietario, il pasticciere Giovanni Gugliandolo. La Audi TT condotta dal finanziere e la 500 Abarth, con il Gugliandolo al volante, nella corsa sfrenata avrebbero passato diversi semafori con il rosso poi, prima del fatale impatto, il Gugliandolo rallentava e si fermava all’ultimo rosso mentre il finanziere proseguiva la sua folle corsa addosso alla Panda condotta dalla sfortunata Lorena.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, giovedì 28 gennaio 2021, ore 11,52.