Capo d’Orlando: Giornata Mondiale del Braille, l’esperienza della psicologa Simona Ceraolo

In occasione della Giornata Mondiale del Braille da raccontare l’esperienza della dottoressa SIMONA CERAOLO (foto in alto), di Capo d’Orlando, non vedente dall’età di 13 anni ma impegnatissima su tutti i fronti: psicologa, docente, chitarrista, catechista e andata persino in Africa. Il servizio…

Il francese Louis Braille, dopo aver frequentato l’Istituto “Valentin Hauy” di Parigi ed avere imparato a leggere dei caratteri di stampa in nero (scrittura utilizzata dai vedenti), a 15 anni inventò una barra che permise ai non vedenti ed agli ipovedenti, di poter leggere e scrivere. Louis Braille trovò la sua ispirazione grazie a Charles Barbier, un militare francese che gli mostrò come decodificare dodici punti scritti a rilievo, metodo utilizzato dalle forze armate per inviare, di notte, alcuni messaggi. Braille morì di tubercolosi nel 1852, prima di aver potuto vedere il primo libro, stampato con il sistema di lettura e scrittura da lui inventato, realizzato nel 1827. Ogni punto del sistema Braille, ha un diametro preciso circa 1,5 millimetri perché i polpastrelli delle dita debbono poter sentire gli stimoli necessari e trasferirli ai neuroni. Il cervello traduce questi impulsi e le interpreta consentendo al non vedente di riconoscere ciò che ha scritto e che si trova sotto il dito. Adesso l’informatica ha fornito un grande aiuto ai non vedenti che, sia attraverso la sintesi vocale che, utilizzando un display braille (un piccolo righello che si colloca in basso rispetto alla tastiera del computer), riescono a leggere quello che i vedenti, normalmente, vedono nel monitor. Un sistema complicato per i non vedenti che, però, si stanno abituando con tanta applicazione.

A Capo d’Orlando c’è l’esperienza di Simona Ceraolo, non vedente di 33 anni, è laureata, psicologa e responsabile dell’equipe pluridisciplinare della UICI (Unione Italiana dei Ciechi) di Messina. Simona ha perso la vista a 13 anni e, passare dalla condizione di vedente a quella di non vedente, non è certo stato facile. Ma Simona, con il suo carattere, invece di deprimersi, ha reagito. Oggi svolge l’attività professionale anche presso l’Anffas di Patti, è docente presso i corsi Asacom, ha insegnato all’Università di Messina, è animatrice, suona la chitarra ed è catechista nella parrocchia San Giuseppe in contrada Malvicino ed è stata volontaria con esperienze in Africa.

          Giuseppe Lazzaro

Edited by, giovedì 23 febbraio 2023, ore 11,43. 

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