La Corte d’Appello di Messina ha confermato l’assoluzione, già formulata in primo grado l’anno scorso, nei confronti di ALBERTO COCI (foto in alto), originario di Sinagra, residente a Naso, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di detenzione di pistola ai danni di un 43enne di Capo d’Orlando, ANTONIO CASTROVINCI. L’imputato è stato difeso dall’avvocato ALESSANDRO PRUITI CIARELLO. I dettagli nel servizio…
GIUSEPPE LAZZARO
La Corte d’Appello di Messina ha confermato la sentenza di assoluzione di Alberto Coci, originario di Sinagra, residente a Naso, pronunciata dal Tribunale di Patti il 18 aprile 2023. In primo grado il pm Francesco Massara, applicato dalla Dda di Messina, aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per una estorsione di 15.000 euro, con il metodo mafioso, commessa ai danni di Antonio Castrovinci, di Capo D’Orlando. In appello, al termine della requisitoria, il sostituto procuratore generale Felica Lima aveva chiesto la condanna alla pena di 9 anni e al pagamento di 3.000 euro di multa. Ma, come in primo grado, è prevalsa la linea difensiva della richiesta di assoluzione, così come chiesto, al termine dell’arringa, dal difensore dell’imputato, avvocato Alessandro Pruiti Ciarello. Il Coci ha patito un lungo periodo di carcerazione preventiva mentre il Castrovinci si era costituito parte civile.
LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
Il 18 aprile 2023 il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Ugo Scavuzzo, a latere Eleonora Vona e Andrea La Spada) aveva assolto con la formula piena, “perché il fatto non sussiste”, Alberto Coci, oggi 63 anni, originario di Sinagra, residente a Naso, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di detenzione di pistola ai danni di un 43enne di Capo d’Orlando, Antonio Castrovinci e, per questo, l’imputato era stato arrestato, nel gennaio 2023, dopo una pronuncia della Cassazione.
Coci è stato difeso dell’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello (foto sopra) mentre il Castrovinci si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Carmelo Portale. Parte civile anche l’Associazione Comitato Addiopizzo Messina, rappresentata dall’avvocato Fabrizio Ribaudo.
LA VICENDA
I carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando, con il supporto della Compagnia di S.Agata Militello, nel gennaio dello scorso anno avevano eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Messina, nei confronti di Alberto Coci ma il tutto dopo una pronuncia della Cassazione che aveva confermato, prima del ricorso della difesa, che il Coci doveva essere arrestato. L’indagine, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, aveva permesso di delineare la vicenda, che ebbe origine da un incidente stradale, verificatosi a Ponte Naso nel 2016, in cui il veicolo condotto da una donna, Maria Catena Galati, allora convivente del Coci, era stato urtato dall’auto guidata da Antonio Castrovinci durante una manovra di retromarcia, con un danno conseguente di modica entità. Dopo aver ricevuto un primo risarcimento di 800 euro per l’episodio (incassato il 5 marzo 2016), il Coci, vantando il proprio legame con la criminalità organizzata con il clan dei Bontempo Scavo di Tortorici, secondo l’accusa, avrebbe iniziato a perseguitare il Castrovinci con ripetute minacce, anche con l’utilizzo di una pistola, pretendendo, ingiustificatamente, ulteriori somme di denaro. Nelle varie intimidazioni il Coci avrebbe prospettato anche gravi ripercussioni nei confronti dei familiari dell’uomo, inducendolo a consegnargli, nel tempo, ulteriore denaro, fino a 15.000 euro complessivi, oltre agli 800 iniziali. Il Castrovinci, quindi, fortemente intimorito dalle pretese estorsive e dalle continue intimidazioni, si era visto costretto persino a lasciare temporaneamente la sua abitazione. Alberto Coci a gennaio era stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi in esecuzione della misura cautelare, dopo l’assoluzione di primo grado è tornato libero e adesso si è visto confermare il verdetto assolutorio anche in appello.
Edited by, martedì 26 marzo 2024, ore 11,19.