Ancora novità dopo il tragico incidente del 7 dicembre scorso sul viadotto Milio a Capo d’Orlando. Riaperto il tratto della S.S. 113 rimasto chiuso cinque giorni per la pulizia; svolta l’autopsia, dissequestrata la salma e giovedì pomeriggio, a Brolo, si svolgeranno i funerali dell’imprenditore CARMELO MASI, deceduto nel sinistro (in alto il manifesto funerario); grave ma sempre stabile la moglie SARA; affidate le perizie in Procura a Patti; indagato per omicidio stradale il camionista che ha causato il sinistro: si chiama MOUSSA AYMEN, 39 anni, di Ispica (RG). Il servizio…
GIUSEPPE LAZZARO
Il tratto della Strada Statale 113, in territorio di Capo d’Orlando, nei pressi del viadotto Milio, nel quale giovedì scorso ha perso la vita l’imprenditore di Brolo Carmelo Masi, 60 anni e con la moglie Sara rimasta gravemente ferita, è stato riaperto al transito dopo gli interventi di pulizia e sistemazione dell’asfalto da parte degli operai dell’Anas.
E mentre la signora Sara è sempre ricoverata, in gravi ma stabili condizioni e con la prognosi riservata al reparto di Rianimazione del Policlinico di Messina, il sostituto procuratore di Patti Alessandro Lia, che coordina le indagini, ha dissequestrato, dopo lo svolgimento dell’autopsia, la salma di Carmelo Masi che, come da annuncio funerario affisso a Brolo e Capo d’Orlando, arriverà nella Chiesa Madre di Brolo domani, giovedì 14, per lo svolgimento dei funerali che sono fissati alle ore 15,30.
La scena del sinistro e Carmelo Masi
Intanto ieri, in Procura a Patti, si è compiuto un passo cruciale con il conferimento degli incarichi per gli accertamenti tecnici necessari a comprendere le dinamiche del tragico incidente che ha coinvolto un tir che ha sbandato mentre attraversava il viadotto Milio finendo sulla corsia opposta dove tre altre auto procedevano. Il violento impatto con l’Audi A1 sulla quale viaggiavano i coniugi Masi è stato fatale per Carmelo Masi mentre la moglie è rimasta gravemente ferita. Gli altri conducenti coinvolti nel sinistro sono rimasti illesi, tranne l’autista del tir, Moussa Aymen, 39 anni, che ha riportato ferite lievi. Aymen, residente a Ispica (Ragusa), tunisino di nascita e origine, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale – un atto dovuto in questi casi -, anche a sua tutela. I test tossicologici e alcolici a suo carico sono risultati negativi.
La famiglia Masi è rappresentata legalmente dall’avvocato Massimiliano Fabio mentre l’avvocato Carmelo Occhiuto difende l’autista del camion. I periti incaricati sono gli ingegneri Fulvio Damiano e Salvino Fasone per le parti in causa mentre la Procura sarà supportata dai periti Santi Mangano e Roberto Della Rovere.
Edited by, mercoledì 13 dicembre 2023, ore 9,30.