La maggioranza ha approvato in consiglio comunale il pagamento di oltre 4 milioni di euro per i debiti dei “mutui fantasma” sotto le indicazioni del sindaco di Brolo GIUSEPPE LACCOTO (foto in alto), al quale la giunta del “Signor sì, professore”, è piegata. In pratica, come rileva la coerente consigliera di minoranza IRENE RICCIARDELLO, saranno i cittadini a pagare i debiti sino al 2037 sotto forma di tasse e tributi. Il servizio…
Debiti che i cittadini pagheranno, sotto forma di tasse e tributi, per anni e anche generazioni. Un bel regalo di, quasi, fine mandato viene propinato alla popolazione di Brolo dal sindaco Giuseppe Laccoto e dalla giunta e la maggioranza consiliare del “Signor sì, professore”. Tutto predisposto dal primo cittadino, e ricandidato alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno (manca solo l’ufficialità), in pochi anni capace di inchinarsi dall’ex plenipotenziario della politica messinese Francantonio Genovese prima di essere travolto dalle inchieste giudiziarie scaturite con le operazioni “Corsi d’oro” al segretario leghista Matteo Salvini, passando dalla Margherita al Pd, dalla fallimentare Italia Viva alla Lega…viva la coerenza!
Il Comune di Brolo, in pratica, restituirà in quattordici anni 4.006.058,54 euro alla Cassa Depositi e Prestiti, a saldo dei mutui erogati tra il 2009 e il 2011 rimasti insoluti. L’accordo bonario, con riconoscimento del debito fuori bilancio, è stato approvato dal consiglio comunale con il voto del gruppo di maggioranza.
La vicenda riguarda i “mutui fantasma”, già al centro della nota inchiesta penale per cui le condanne in primo grado di 21 imputati, tra cui ex amministratori e funzionari comunali, sono in attesa dell’appello. L’accordo tra la Cassa Depositi e Prestiti e l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Laccoto, arriva dopo la sentenza dello scorso ottobre con cui il Tribunale di Roma aveva condannato in primo grado il Comune di Brolo alla restituzione del capitale residuo erogato, oltre interessi e spese, e sancisce dunque la fine di un lungo contenzioso avviato già nel 2015. La transazione approvata prevede il pagamento di 50.000 euro a breve termine, all’accettazione dell’accordo bonario e tredici successivi pagamenti entro il 30 giugno di ogni anno a decorrere dal 2025 fino al 2037, con rate d’importo crescente, dai 100.000 euro delle prime due ai 400.000 euro delle ultime quattro, senza ulteriori aggravi di spese.
La consigliera Irene Ricciardello (foto sopra), unica presente in aula del gruppo di minoranza e che al prof. Laccoto può impartire più di una lezione di coerenza politica, ha motivato il suo voto contrario sollevando dubbi sulle future coperture finanziarie del debito e alcune clausole dell’accordo, sollecitando la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti e stamane, sulla sua pagina Facebook, ha avvisato i cittadini brolesi scrivendo così”:”Con questo atto (al quale mi sono opposta col mio voto contrario) l’amministrazione-Laccoto ha indebitato il Comune di Brolo fino al 2037 per ben 4 milioni di euro. Per farla breve saranno i cittadini brolesi che pagheranno la restituzione dei “mutui fantasma” alla Cassa Depositi e Prestiti”. Nessuna replica del sindaco e della giunta del “signor sì, professore”.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, sabato 6 aprile 2024, ore 10,27.