Brolo: Interrogativi e perplessità dopo la morte dell’11enne Marco. Aperta una inchiesta

Era di Brolo MARCO, il ragazzino di 11 anni, affetto da gravi patologie e che il padre ha portato ieri mattina, già deceduto, all’ospedale “Barone Romeo” di Patti (foto in alto). Il 23 marzo il Tribunale dei Minori ne aveva disposto il trasferimento in una struttura adeguata ma il ragazzino era ancora a casa. La Procura di Patti ha aperto una inchiesta. Il servizio…

Era di Brolo Marco, il ragazzino di 11 anni, affetto da gravi patologie e che il padre ha portato ieri mattina, già deceduto, all’ospedale “Barone Romeo” di Patti per come gli organi di stampa, anche nazionali, hanno riportato. Dopo la morte della madre, avvenuta nell’estate dello scorso anno, Marco era seguito dal padre e da due fratelli più grandi. Il Tribunale dei Minori di Messina, una decina di giorni fa, aveva disposto che fosse trasferito in una struttura adeguata alla sua malattia per avere maggiore assistenza ma, di fatto, il minore si trovava ancora a casa.

Il padre ha notato, ieri mattina, che il figlio fosse in sofferenza e l’ha trasportato direttamente all’ospedale by-passando, nell’urgenza, il 118. Ma per il ragazzino era ormai troppo tardi ed i medici dell’ospedale di Patti potevano solo constatarne il decesso. Adesso la Procura di Patti, l’indagine è guidata dal Procuratore Angelo Vittorio Cavallo, vuole fare luce sul caso ed ha ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti.

Certamente – dopo il sequestro della salma già avvenuto- sarà l’autopsia a definire le cause del decesso e correlare se questo sia stato causato dalle pre-esistenti condizioni di salute del ragazzino o da cause cliniche insorte successivamente. Un passaggio determinante in relazione alla notifica del provvedimento tutelare già emesso.

Marco con la sua famiglia viveva a Brolo, era nato affetto da una rara patologia a causa della quale aveva ricevuto sin da subito delle cure anche presso l’ospedale “Gaslini” di Genova, specializzato in cure pediatriche e pare si alimentava solo attraverso un sondino. Il contesto familiare era seguito dagli assistenti sociali che avevano anche segnalato il caso al Tribunale dei Minori di Messina. Il giudice minorile aveva quindi disposto – lo scorso 23 marzo – il trasferimento d’urgenza in una struttura adeguata dove Marco potesse ricevere le cure del caso. Ma non c’è stato il tempo.

           Giuseppe Lazzaro

Edited by, martedì 4 aprile 2023, ore 10,14. 

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