Problemi? Ci pensa lui, l’avvocato NATALE BONFIGLIO (foto in alto). Dopo la facile vittoria alle elezioni amministrative di sabato e domenica scorsi, il riconfermato sindaco di Brolo GIUSEPPE LACCOTO era alle prese con un pensiero non da poco: il comune rischiava di pagare 650.000 euro richiesti per il pagamento arretrato di luce, gas e rifiuti. Ma, ancora una volta, l’avvocato Bonfiglio, che ha assistito il comune, ha evitato il collasso finanziario con il giudice monocratico del Tribunale di Patti SERENA ANDALORO che ha dichiarato nulli i contratti e, anzi, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese di lite. Il servizio…
Il comune di Brolo non dovrà pagare oltre 650.000 euro a titolo di spese per luce, gas e rifiuti. Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Patti Serena Andaloro che, in sentenza, ha dichiarato nulli i contratti intercorsi tra il comune con “Hera Comm srl” ed “Eni Gas e Luce spa” e poi con “Multiecoplast srl”, società che avevano ceduto i loro crediti a “Banca Farmafactoring spa”.
La causa intercorreva tra Banca Farmafactoring, rappresentata dall’avvocato Andrea Davide Arnaldi, del foro di Milano ed il comune di Brolo rappresentato dall’avvocato Natale Bonfiglio, del foro di Patti. E’ stata Banca Farmafactoring a citare in giudizio il comune di Brolo, richiedendo l’importo di oltre 650.000 euro.
Il comune ha eccepito la carenza della forma scritta dei contratti, degli impegni di spesa e delle coperture finanziarie, la nullità degli atti di cessione e l’insussistenza del credito, oltre l’inammissibilità della domanda di ingiustificato arricchimento. Eccezioni proposte dall’avvocato Bonfiglio che il giudice ha ritenuto fondate, per il principio ormai acclarato che i contratti conclusi dalla pubblica amministrazione richiedono la forma scritta a pena di nullità.
Banca Farmafactoring ha prodotto in giudizio moduli prestampati sottoscritti da un dipendente comunale relativamente al preteso rapporto con Eni Gas e Luce. Riguardo al rapporto con Multiecoplast alcune ordinanze sindacali e una missiva. Tutti questi documenti però non sono elementi sufficienti ad integrare il requisito della forma scritta. Rispetto ai rapporti con Hera Comm, Banca Farmafactoring aveva replicato che le prestazioni a favore del comune fossero state erogate in regime di salvaguardia. Anche per questo aspetto vale la regola del contratto scritto; se manca questo requisito formale, si azzera il credito. Oltretutto manca anche la previsione nel bilancio e l’attestazione della copertura finanziaria. Infatti poiché non è stato prodotto alcun documento che attestasse l’impegno di spesa riferito alle prestazioni per cui è causa, non ricorrono le condizioni perché questo debito venga riconosciuto.
Per tutti questi motivi il giudice monocratico del Tribunale di Patti Serena Andaloro ha rigettato le richieste di Banca Farmafactoring, ha dichiarato nulli i contratti tra il comune di Brolo con Hera Comm ed Eni Gas e Luce e tra lo stesso comune e Multiecoplast e ha dichiarato inammissibile la domanda di indebito arricchimento con condanna alle spese di lite.
g.l.
Edited by, venerdì 14 giugno 2024, ore 16,08.