Una coppia extracomunitaria, un uomo di 51 e la figlia di 30 anni, è stata arrestata dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (foto in alto la caserma). Le accuse sono rapina in abitazione, lesioni personali, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. I fatti accaddero a Castroreale nel novembre 2023. Il servizio…
I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno tratto in arresto due extracomunitari, un 51enne e la figlia 30enne, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rapina, lesioni aggravate, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. In particolare, a seguito dell’evento delittuoso occorso nel barcellonese, i carabinieri hanno avviato laboriose ed approfondite indagini coordinate dalla Procura di Barcellona, diretta dal Procuratore capo Giuseppe Verzera e quest’ultima, grazie alle risultanze investigative, chiedeva ed otteneva la misura cautelare per i due indagati.
I carabinieri della Sezione Operativa, che hanno condotto le indagini, hanno rintracciato nella serata di ieri i due soggetti ed hanno sottoposto il 51enne alla misura cautelare in carcere mentre la figlia è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
L’odierno provvedimento origina a seguito della rapina in abitazione occorsa in Castroreale il 19 novembre 2023 per il quale i carabinieri avviarono immediate indagini coordinate dalla Procura che, a poche ore di distanza dal fatto e grazie alle primissime risultanze investigative, spiccava un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico del 51enne. Il soggetto, ex compagno di una delle due parti offese, si era reso irreperibile, subito dopo il fatto, nella zona del ragusano dove veniva raggiunto ed arrestato dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia dei carabinieri di Barcellona. Il Gip del Tribunale di Ragusa, condividendo le risultanze investigative e l’impianto accusatorio compendiato dalla Procura di Barcellona, il 22 novembre convalidava il fermo emesso dal sostituto procuratore responsabile delle indagini. Il medesimo provvedimento di fermo di indiziato di delitto era stato predisposto anche per il figlio del 51enne che però, dopo pochi giorni dal fatto, si rendeva irreperibile sul territorio nazionale. Lo stesso è stato fermato il 6 maggio scorso al confine italiano di Bardonecchia ed ora recluso alla Casa Circondariale di Torino. L’odierno provvedimento cautelare compendia nuove risultanze investigative che, nell’immediatezza dei fatti non era stato possibile approfondire, facendo emergere, oltre le responsabilità del 51enne e del figlio, anche quelle della figlia 30enne che ha collaborato attivamente all’evento delittuoso prestando il suo ausilio nella fuga e sulla realizzazione di appositi alibi per coprire il padre ed il fratello. Di fondamentale importanza è stata la denuncia della donna nell’immediatezza della rapina in abitazione che, oltre a ricostruire le fasi dell’evento delittuoso ed il pestaggio del compagno, rappresentava una serie di maltrattamenti e violenze subite dal 51enne nel corso degli anni. La stessa fu poi tradotta in comunità protetta unitamente ai figli dove tutt’ora permarrà.
g.l.
Edited by, venerdì 31 maggio 2024, ore 9,35.