Barcellona P.G.: Omicidio Rizzo (1999). Pena attenuata per Basilio Condipodero, da 30 a 20 anni di reclusione

Su rinvio della Prima sezione penale della Corte di Cassazione, la Corte d’Assise d’Appello di Salerno ha sensibilmente ridotto di 10 anni la condanna iniziale di 30 anni di reclusione per il barcellonese BASILIO CONDIPODERO, per l’omicidio dell’autotrasportatore barcellonese CARMELO MARTINO RIZZO avvenuto all’alba del 4 maggio del lontano 1999 lungo la A3 Salerno-Reggio Calabria a Lauria (foto in alto il luogo nel giorno del delitto). Il servizio…

Su rinvio della Prima sezione penale della Corte di Cassazione, la Corte d’Assise d’Appello di Salerno ha sensibilmente ridotto di 10 anni la condanna iniziale di 30 anni di reclusione per il barcellonese Basilio Condipodero, 49 anni, ex titolare di un bar-trattoria a Barcellona, per l’omicidio dell’autotrasportatore Carmelo Martino Rizzo avvenuto all’alba del 4 maggio del lontano 1999.

I giudici campani, su indicazione della Suprema Corte che aveva disposto un nuovo processo d’Appello, hanno rideterminato per Condipodero la pena in 20 anni. Sono state infatti riconosciute – così come richiesto dai difensori dell’imputato, gli avvocati Diego Lanza e Dario Vannetiello – le attenuanti generiche ritenute equivalenti con la contestata aggravante della premeditazione, dichiarando l’imputato colpevole di concorso nell’omicidio dell’autotrasportatore di Barcellona Carmelo Martino Rizzo che fu assassinato a 27 anni, per ordine della “famiglia mafiosa dei barcellonesi”.

L’uccisione di Rizzo – seguito in una sorta di staffetta lungo il tragitto autostradale – avvenne nella cabina del suo autoarticolato, a Lauria, in una piazzola di sosta del tratto lucano dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, in direzione Nord. Per questo delitto Basilio Condipodero fu arrestato solo nel dicembre del 2019, vent’anni dopo e solo grazie alle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, primo fra tutti l’ex capo dell’ala militare “dei barcellonesi”, Carmelo D’Amico. Rivelazioni che il 25 gennaio 2023 hanno consentito alla Cassazione di confermare la condanna a 30 anni – decisa il 2 marzo del 2022 dalla Corte d’Assise d’Appello di Potenza – nei confronti del boss barcellonese al vertice della locale “famiglia mafiosa”, Salvatore “Sem” Di Salvo, 58 anni, riconoscendolo in via definitiva, nel procedimento scaturito dall’operazione antimafia denominata “Caino”, quale mandante dell’uccisione di Rizzo.

Leonardo Orlando, da gazzettadelsud.it

Edited by, martedì 21 novembre 2023, ore 10,16. 

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