La Seconda sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna emessa nel febbraio 2023 dalla Corte d’Appello di Messina a 5 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti dell’imprenditore barcellonese IMMACOLATO BONINA (foto in alto), titolare della “C.s.r.s. spa – Centro supermercati Regione Sicilia”. Pertanto si andrà nuovamente davanti alla Corte d’Appello di Messina ma con una diversa composizione dei giudici. Il servizio…
La Seconda sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna emessa nel febbraio 2023 dalla Corte d’Appello di Messina a 5 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti dell’imprenditore barcellonese Immacolato Bonina, titolare della “C.s.r.s. spa – Centro supermercati Regione Sicilia”. Pertanto si andrà nuovamente davanti alla Corte d’Appello di Messina ma con una diversa composizione dei giudici.
La condanna, adesso azzerata dalla Suprema Corte, era stata già ridotta in appello, ma solo di un anno di reclusione, dopo che il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto aveva condannato l’imprenditore, in primo grado, a 6 anni e 3 mesi di reclusione.
Conclusosi a suo tempo il secondo grado con la condanna a 5 anni e 3 mesi di reclusione l’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, difensore di Bonina, ha discusso il caso in Cassazione che ha emesso il suo verdetto: annullamento della condanna con rinvio.
La vicenda giudiziaria oggetto del processo risale al 2014 e si riferisce al contratto di solidarietà firmato da alcuni dipendenti. Secondo l’accusa l’imprenditore li avrebbe costretti a firmare, minacciando di licenziarli. Di diverso avviso l’avvocato Chillemi, che, come già ribadito in primo grado, anche nel prosieguo dei procedimenti, ha sostenuto come non fosse stato l’imprenditore Bonina l’artefice del contratto di solidarietà ma l’iniziativa era stata avviata dai sindacati e Bonina era stato solo parte in questa vertenza.
g.l.
Edited by, mercoledì 24 aprile 2024, ore 13,30.