Ha trascorso la prima notte nel Centro per i minori di Caltanissetta la ragazza di 17 anni che ieri ha confessato di avere ucciso la madre, Teresa Spanò, una maestra elementare di 55 anni, nell’appartamento dove abitavano nel centro di Bagheria (foto in alto il luogo) per il secondo omicidio avvenuto in Sicilia all’alba del nuovo anno. Per comprendere cosa sia successo sarà decisivo l’esito dell’autopsia che dovrà accertare se l’insegnante avesse o meno ingerito una dose di tranquillanti eccessiva.
“È una tragedia che ci lascia sgomenti. È un dramma che colpisce nel profondo l’intera comunità bagherese” hanno dichiarato gli amministratori del Comune di Bagheria commentando la tragica notizia dell’uccisione dell’insegnante. “Esprimo il cordoglio di tutta la comunità – dice il sindaco Filippo Tripoli -. Quello che è successo a Bagheria è un dramma. C’è una donna morta, ma c’è anche un ragazza di 17 anni che se arriva a compiere un gesto simile manifesta solo tantissimo disagio. Adesso dobbiamo dare l’ultimo saluto a un’insegnante conosciuta e apprezzata in paese anche per le sue attività sociali e in parrocchia ma dobbiamo stare vicino alla ragazza. Senza esprimere giudizi sommari o puntarle il dito contro”.
Sgomento anche nella scuola dove insegnava la Spanò a Casteldaccia. “La scuola è sotto choc per quanto successo – ha detto il dirigente scolastico Giuseppe Carlino -. La collega era una persona valida e disponibilissima. Era la mia collaboratrice della presidenza. Era una persona molto discreta. Noi sapevamo che viveva per questa figlia. Non avevamo notizie di liti e di rapporti conflittuali. Io sono arrivato da poco ma tanti colleghi che hanno lavorato con lei per anni sono davvero disorientati e molto colpiti da quanto successo. Io sono rientrato oggi dalle ferie per essere presente insieme agli altri professori per gestire quanto successo e qui a scuola siamo sconvolti. Adesso parlerò con i docenti e cercheremo di capire cosa fare per ricordare la nostra collega”.
L’insegnante ha cresciuto la figlia da sola visto che il padre, quando era incinta, andò via (i due non erano sposati). Spesso, come raccontato dai vicini, madre e figlia litigavano sino all’epilogo il giorno di Capodanno per il quale la ragazza ha confessato di avere strangolato la madre ma dopo avere detto che la stessa aveva ingerito una dose di tranquillanti. L’autopsia svelerà tutto.
g.l.
Edited by, martedì 3 gennaio 2023, ore 15,54.