Il figlio di TOTO’ RIINA (deceduto nel 2017), GIOVANNI (foto in alto), arrestato nel 1996 per quattro omicidi, condannato all’ergastolo e al carcere duro dal 2002, si è visto accogliere dalla Cassazione, con rinvio, il ricorso presentato contro la proroga da parte del ministero della Giustizia del 41 bis nel novembre 2023. Il servizio sul link Sicilia News…
Il figlio di Totò Riina (deceduto nel 2017), Giovanni, arrestato nel 1996 e al carcere duro dal 2002, si è visto accogliere dalla Cassazione, con rinvio, il ricorso presentato contro la proroga da parte del ministero della Giustizia del 41 bis nel novembre 2023. Adesso gli ermellini, esaminando il ricorso del detenuto, hanno ritenuto “meramente apparente” la motivazione del Tribunale di Sorveglianza di Roma che lo scorso giugno aveva giudicato corretto il provvedimento.
Secondo figlio di Salvatore Riina, il giovane Giovanni venne arrestato l’11 giugno 1996 e condannato all’ergastolo da una sentenza della Corte di Assise di Palermo, passata poi in giudicato, con l’accusa di quattro omicidi che risalgono al 1995: il primo fu quello di Giuseppe Giammona, 22 anni, freddato con due colpi di pistola alla nuca il 28 gennaio mentre si trovava in auto in compagnia della fidanzata; le altre vittime furono Giovanna Giammona e Francesco Saporito, marito e moglie, trucidati il 25 febbraio sotto gli occhi dei loro due figli; l’ultimo omicidio che sancì il suo battesimo di fuoco per Cosa nostra, fu quello del dott. Antonino Di Caro, strangolato e sciolto nell’acido a Giardinello il 22 giugno con la complicità dello zio Leoluca Bagarella (arrestato pochi mesi dopo).
“Chiederò le carte su Giovanni Riina, figlio del capo indiscusso di Cosa Nostra. La storia criminale di questo uomo non conosce dissociazioni e il solo cognome incute, ancora oggi, paura e una sorta di pericolosa e aberrante fascinazione. Metteremo la Commissione parlamentare antimafia a difesa del 41 bis”, ha annunciato la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
g.l.
Edited by, sabato 28 dicembre 2024, ore 14,17.