Sono stati 700 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per il maltempo che ieri ha interessato la Sicilia con tanto di allerta rossa. Sono stati eseguiti per danni d’acqua, alberi pericolanti e dissesti statici. La situazione in tutta la regione e alcune foto. Non ci sono state vittime e neanche feriti. Da oggi allerta gialla ma il maltempo è passato. Il servizio sul link Sicilia News…
Sono stati 700 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per il maltempo che ieri ha interessato la Sicilia con tanto di allerta rossa. Sono stati eseguiti per danni d’acqua, alberi pericolanti e dissesti statici. Squadre sono ancora al lavoro nelle province di Catania, Messina, Enna, Agrigento e Ragusa. Oggi la situazione meteo è decisamente più rassicurante, con condizioni in netto miglioramento. Il bollettino emesso dalla Protezione civile regionale ha dichiarato allerta gialla in tutta l’Isola.
A Catania ieri, alle 17 circa, si è scatenato un vero e proprio nubifragio accompagnato da violente raffiche di vento. Forti mareggiate sia sul lungomare della scogliera di Ognina che della Plaia, dove la sabbia ha invaso una corsia. Al lungomare distrutta la “mantellata”, la parte in cemento calpestabile, del porticciolo di San Giovanni Li Cuti. La zona è stata transennata. Una tromba d’aria ha danneggiato pali dell’illuminazione pubblica e ha scoperchiato la copertura di una stalla nella collina Prima Sole alla periferia sud di Catania. Sull’Etna bufere di vento e neve e gli impianti di risalita sono rimasti chiusi. Fiumi d’acqua anche in piazza Europa e in viale Mediterraneo, all’imbocco della galleria in direzione San Gregorio. In serata lo svincolo per Fiumefreddo di Sicilia, sull’autostrada A18 Catania-Messina, è stato chiuso per allagamento e riaperto stamane.
Per le abbondanti piogge è esondato il torrente Annunziata a Randazzo. L’acqua ha invaso la via Pozzo lasciando isolate 16 persone, compresi tre bambini, evacuate e sistemate da parenti e in strutture alberghiere. Sempre a Randazzo per il forte vento e il temporale sono caduti un palo della luce e diversi alberi, uno su un’auto.
A Scordia l’esondazione dei torrenti Salto Primavera e del torrente Loddiero è rientrata. Le persone allontanate per precauzione sono rientrate nelle proprie abitazioni. A Bronte un albero è caduto sulla linea della Ferrovia Circumetnea, che ieri non aveva treni previsti per l’allerta meteo. A Tremestieri Etneo fiumi d’acqua per le strade.
Pioggia e forte vento anche su tutta la provincia di Siracusa. I maggiori danni si sono registrati nella zona montana: smottamenti sulle strade comunali e provinciali, abbattimento di pali della luce e interruzioni dell’energia elettrica. A Sortino il vento ha scoperchiato alcune abitazioni nel centro storico. Le famiglie si sono messe in salvo. Il vento ha strappato via il cappotto termico di una palazzina nella zona popolare. Tromba d’aria tra Avola e Noto: sono volati pezzi di intonaco di diverse palazzine, abbattuti alcuni pali dell’illuminazione pubblica. A Ferla segnalati alberi e massi in strada e problemi di approvvigionamento idrico. Danni anche nel Lido di Noto e ad Augusta. Problemi di erogazione idrica nel pomeriggio in tutta Siracusa per un guasto Enel sulla linea che alimenta i pozzi, il guasto è stato riparato dai tecnici di E-Distribuzione e l’impianto riattivato già alle 18,40.
Precipitazioni significative nel messinese e nella zona del versante orientale della Sicilia. Si sta cercando di tornare alla normalità nel comprensorio turistico di Taormina. Particolarmente colpito dai marosi è stato il lungomare della frazione di Mazzeo dove si lavora per ripulire dalla sabbia la strada e cercare di ripristinare le attrezzature degli stabilimenti balneari che sono state rovinate dalla furia del mare. Stessa cosa per la strada sul mare della vicina Letojanni. La strada è attualmente chiusa al transito. Difficoltà anche a Taormina centro, dove è stato consentito il transito dei mezzi, sulla via Atanasio, dopo che è caduto un albero che ha bloccato la strada. Distrutto anche un muraglione di uno stabilimento balneare in contrada Spisone. Danni anche a Giardini Naxos. È stato ripristinato il transito sulla Statale dopo che il ponte sul fiume Alcantara è stato chiuso perché il corso d’acqua è stato a rischio di esondazione. Crollato, inoltre, l’argine, sempre sull’Alcantara, che difende da possibili inondazioni il complesso di Pietrenere del sistema della depurazione del consorzio per la rete fognaria. Al momento ancora chiusa al transito la via che conduce al molo di Schisò. In questa zona è stato allagato dalle onde un noto ristorante. Chiusa, infine, la piazzetta belvedere della “Nike”, statua simbolo di Giardini Naxos. I marosi hanno distrutto i muretti di protezione del panoramico slargo. Difficoltà si sono registrate anche in altre zone a causa delle folate di vento e del temporale e si è all’opera per ripristinare il prima possibile.
Isole Eolie in tempesta, con danni e disagi ovunque, con diversi abitati e strutture ostaggi delle mareggiate, sospinte dal vento che ha raggiunto il suo apice, nella prima serata, con raffiche che hanno sfiorato i 60 chilometri orari. I danni più ingenti sono alle strutture portuali: a Lipari è stata letteralmente distrutta la banchina commerciale, a Vulcano l’arredo del costruendo nuovo porto, a Filicudi porto e a Stromboli sono stati scardinati e trasportati in acqua ampi tratti del grigliato del punto approdo aliscafi, oltre ad altri danni alle strutture; stessa cosa per il pontile di Canneto. A Lipari, per permettere l’approdo e lo sbarco dei mezzi dalla nave di linea, è dovuta intervenire una pala meccanica per liberare lo spazio minimo indispensabile. Disastrosa la situazione nella frazione di Canneto a Lipari dove il mare è penetrato sin dentro le case, allagando e riempiendo di acqua, sabbia e detriti, le abitazioni. Ingenti danni sono stati causati nel parco giochi e all’interno di alcune attività commerciali. Il sindaco Riccardo Gullo ha preannunciato che chiederà lo stato di calamità naturale.
Decine gli interventi già eseguiti a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la giornata a Palermo. Una lunga giornata di lavoro per i vigili del fuoco alle prese con i danni provocati nel capoluogo e in provincia. Le squadre di soccorso sono intervenute in vicolo Vannucci, nel cuore del centro storico, dove è crollata una palazzina disabitata. Nessun ferito. Alcune strade si sono allagate, tanto che il sottopasso di via Belgio è stato chiuso lato monte. Allagamenti anche nella zona di Partanna e Mondello, nell’area di Barcarello, in via Messina Marine, via Ugo La Malfa e dintorni. Via Imera è stata chiusa al transito per allagamento. Tombini esplosi in corso Alberto Amedeo nel pomeriggio. Allagamenti che hanno paralizzato il traffico. A causa della pioggia una vettura la scorsa notte è finita contro una fermata dell’autobus in via Messina Marina. Gli automobilisti a bordo sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118. Le loro condizioni non sono gravi. Disagi anche allo Zen e sulla Strada Statale 113. Alberi sono caduti in via Montelepre, a San Martino delle Scale, a Villabate, Ficarazzi, Corleone e Partinico. Qualcuno è finito sulle auto parcheggiate. Nel corso della serata è esondato il torrente Milioti a Villagrazia di Carini. Critica la situazione a Cefalù. Il vento e il mare hanno spazzato un lido e un ristorante. Sono anche stati dirottati due voli che erano diretti all’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Si tratta del Barcellona Vueling, deviato a Napoli e il Roma Fiumicino Ryanair, atterrato a Trapani.
Forte vento a raffiche e la pioggia hanno colpito anche Enna. Alberi caduti sulla 117 bis, la strada che da Enna va a Piazza Armerina e sulla Statale 192, strada obbligatoria per chi dall’autostrada, da Catania, deve raggiungere Enna. I volontari della protezione civile si sono messi al lavoro, sin dalle prime luci dell’alba, per tagliare rami pericolanti e rimuovere quelli caduti in viale Armando Diaz, piazza San Francesco a Enna e nella frazione di Pergusa.
Nell’agrigentino ha piovuto anche all’interno del Museo della memoria di Santa Margherita di Belice, sito realizzato diciotto anni fa tra i ruderi della seicentesca Chiesa Madre, crollata durante il devastante terremoto del 14 gennaio 1968. La precarietà del soffitto di questo immobile agevola infiltrazioni di acqua piovana, causando conseguenti allagamenti del museo che, dunque, è stato chiuso al pubblico.
Anche a Ragusa i vigili del fuoco sono stati impegnati per diversi interventi in città e provincia. Solo in mattinata alla centrale operativa pervenute una quarantina di richieste di soccorso riguardanti soprattutto interventi per alberi caduti e pannelli pubblicitari divelti.
Un fabbricato di un piano è crollato a causa del maltempo in via Niscemi, all’altezza del numero 136, a Caltanissetta. Lo stabile era lesionato ed era stato puntellato con una struttura di legno per sostenerlo. Era inagibile e teoricamente disabitato. I vigili del fuoco hanno effettuato comunque un sopralluogo per capire se qualcuno potesse essere rimasto sotto le macerie.
g.l.
Edited by, sabato 18 gennaio 2025, ore 12,02.