Op. “Nebrodi 2”: 54 rinviati a giudizio (processo dal 13 marzo) e 5 abbreviati a conclusione dell’udienza-Gup

La Gup del Tribunale di Messina MONIA DE FRANCESCO ha rinviato a giudizio 54 imputati che saranno processati nell’ambito dell’operazione “NEBRODI 2”, scattata il 6 febbraio 2024, la seconda tranche sui presunti interessi della criminalità organizzata nebroidea sull’erogazione di fondi all’Unione Europea e all’Agea per milioni di euro. Processo ordinario al via, il 13 marzo, al Tribunale di Patti. Il 31 gennaio ci saranno anche 5 giudizi abbreviati. Servizio e nomi sul link Cronaca…

GIUSEPPE LAZZARO

La Gup del Tribunale di Messina Monia De Francesco ha rinviato a giudizio 54 imputati che saranno processati nell’ambito dell’operazione “Nebrodi 2”, la seconda tranche sui presunti interessi della criminalità organizzata nebroidea sull’erogazione di fondi all’Unione Europea e all’Agea per milioni di euro.

Il processo inizierà, davanti al collegio giudicante del Tribunale di Patti, il prossimo 13 marzo.

Si è conclusa così, a meno di un anno dal blitz scattato il 6 febbraio 2024, l’udienza preliminare che vedeva coinvolti inizialmente 59 indagati e 8 imprese agricole. Nella penultima udienza, il 18 ottobre scorso, la Giudice per le indagini preliminari aveva accolto la richiesta di accedere al rito abbreviato per cinque indagati che escono dal procedimento principale e che saranno giudicati, dalla stessa Gup De Francesco, il 31 gennaio. Si tratta di: Rosario Iuculano, Basilio Lionetto, Sebastiano Galati Giordano (classe 1989), Giuseppe Costanzo Zammataro (classe 1988) e Giuseppe Lo Re, detto “Pino”, residenti tra Capri Leone, Tortorici e Caronia.

I RINVIATI A GIUDIZIO

I 54 rinviati a giudizio che saranno sottoposti a processo con il rito ordinario sono:

Salvatore Antonino Basile Gigante

Giuseppe Bontempo

Carmelo Bontempo Scavo

Giuseppe Bontempo Scavo

Rosario Bontempo Scavo

Salvatore Bontempo Scavo

Sebastiano Bontempo Scavo inteso “piricoco”

Sebastiano Bontempo Scavo inteso “spacchiusu”

Davide Brugaletta

Antonina Merilin Calà Lesina

Antonino Calabrese

Alfio Cammareri

Paolo Cancelliere

Signorino Conti Taguali

Cesare Costanzo Zammataro

Giuseppe Costanzo Zammataro inteso “pitrinu”

Giuseppe Costanzo Zammataro (classe 1989)

Rosario Attilio Lucio Crascì

Sebastiano Craxi

Maria Destro Mignino

Salvatore Aurelio Faranda

Gaetano Faranda

Leone Faranda

Giuseppe Massimo Faranda

Filippo Nicholas Faranda

Giuseppe Furnari

Vincenzo Galati Giordano inteso “Lupin”

Carmelo Galati Massaro

Placido Galvagno

Luisa Germanà

Salvatore Giallanza

Salvatore Giglia

Giuseppe Giletto

Salvatore Gulino

Renis Haka

Antonino Maurizio Liuzzo Scorpo

Saverio Marcinnò

Giuseppa Messina

Marika Messina

Daniele Monastra Ciarello

Roberto Salvatore Parlagreco

Alfio Pillera

Andrea Pizzino

Francesco Princiotta

Carmela Puglisi

Antonino Puliafito

Giuseppe Silvestro

Alessandro Taranto

Fortunato Taranto

Giuseppe Taranto

Marco Taranto

Carmelo Vitale

Nunzio Zaiti

Carmelino Zingales.

LE SOCIETA’ AGRICOLE IMPUTATE

Rinascita società cooperativa agricola di Tortorici

Agrisole società semplice agricola di Torrenova

Società agricola Tirrenia di Caltagirone

Agrinova società semplice di Caltagirone

Le Colline società agricola semplice di Tortorici

Sorgente Ramo società semplice agricola di Tortorici

Campi Verdi società agricola di Tortorici

Agribovini società agricola di Tortorici.

Costituiti parte civile numerose associazioni antimafia e Comuni.

L’OPERAZIONE

Il 6 febbraio 2024 a Tortorici e nelle province di Siracusa, Enna, Rovigo, Catania e Gorizia, i carabinieri del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i finanzieri del Comando Provinciale di Messina e il personale della Squadra Mobile della Questura di Messina, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”, del Nucleo Cinofili di Catania, del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri e della Sezione Aerea di Manovra Guardia di Finanza di Catania, diedero esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Gip del Tribunale di Messina Eugenio Fiorentino su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 37 soggetti, appartenenti e/o indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa “Tortoriciana”, poiché indagati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione dedita alla coltivazione, acquisto, detenzione, cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente di vario tipo, estorsioni, trasferimento fraudolento di valori, truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, riciclaggio e autoriciclaggio, malversazioni di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali i finanzieri del Comando Provinciale e i carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare eseguirono il sequestro preventivo di 349 titoli Agea, definiti “tossici” poiché acquisiti fraudolentemente e del sequestro, anche per equivalente, di somme superiori a 750.000 euro.

I reati fine (ad eccezione di quelli di falso e malversazione di erogazioni pubbliche) sono aggravati ai sensi dell’art. 416 bis del Codice penale poiché commessi al fine di agevolare l’attività dell’associazione di stampo mafioso cosiddetta dei “Tortoriciani”, nella sua articolazione del gruppo dei Bontempo Scavo e del gruppo dei Batanesi, operante a Tortorici e sulla fascia tirrenica della provincia di Messina.

In particolare l’attività investigativa, avvalendosi anche delle dichiarazioni rese da tre collaboratori di giustizia, Carmelo Barbagiovanni, Giuseppe Marino Gammazza e Salvatore Costanzo Zammataro, già appartenenti al clan dei Batanesi, ha consentito di ricostruire, seppur nella preliminare prospettazione accusatoria: l’esistenza di un’associazione operante secondo i canoni mafiosi denominata “famiglia tortoriciana” composta dall’articolazione del gruppo dei Bontempo Scavo e del gruppo dei Batanesi, finalizzata – mediante la forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo – alla commissione di una indeterminata serie di delitti, contro il patrimonio, tra cui estorsioni e truffe aggravate perpetrate a danno dell’Unione Europea e dell’Agea, nonché al controllo in modo diretto o indiretto, di attività economico/imprenditoriali; l’esistenza e l’operatività di un’associazione dedita alla coltivazione, all’acquisto, alla detenzione, alla cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente, attiva sul versante tirrenico della provincia di Messina, tra Tortorici, Sinagra, Capo d’Orlando e Rocca di Capri Leone, promossa e organizzata da soggetti a vario titolo collegati alla famiglia mafiosa tortoriciana dei Bontempo Scavo e all’articolazione dei Batanesi; la commissione di numerose truffe ai danni dell’Agea poste in essere sia da appartenenti al gruppo dei Batanesi che a quello dei Bontempo Scavo. Tali soggetti avrebbero orientato la propria attività verso la percezione con modalità fraudolente di contributi comunitari, garantendosi, in tal modo, un canale di finanziamento estremamente redditizio.

Fattispecie estorsive in danno di un’impresa calabrese impegnata nei lavori di realizzazione del metanodotto nel fiume tra i comuni di Mistretta e Santo Stefano di Camastra che sarebbe stata costretta a consegnare la somma di 4.000 euro in occasione delle festività di Natale e Pasqua di ogni anno, a partire dal 2015 e sino al 2018, nonché in danno di soggetti provati al fine di accaparrarsi terreni agricoli da destinare al pascolo.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali i finanzieri del Comando Provinciale e i carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare eseguirono il sequestro preventivo di 349 titoli Agea, definiti “tossici” poiché acquisiti fraudolentemente e del sequestro, anche per equivalente, di somme superiori a 750.000 euro da prelevare sui conti di 8 società, derivanti dalle truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni riguardanti le campagne agricole 2015-2020.

Edited by, venerdì 17 gennaio 2025, ore 14,55. 

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