E’ stato approvato dall’assessorato regionale dell’Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026. Nel servizio le motivazioni e le variazioni in provincia di Messina, in particolare a Sant’Agata Militello dove, per gli istituti superiori, sono unificati “Tomasi di Lampedusa” (foto in alto) e “Torricelli” e, per i Comprensivi, “Cesareo” e “Marconi”…
E’ stato approvato dall’assessorato regionale dell’Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026. Secondo il decreto, firmato dall’assessore Mimmo Turano, sono 23 le istituzioni scolastiche che, nel rispetto di quanto previsto dalle norme nazionali, sono state soppresse in tutta l’Isola: cinque nella città di Palermo, quattro a Catania, tre a Messina, tre ad Agrigento, due a Caltanissetta, due a Siracusa, due a Trapani, una a Ragusa e una a Enna.
«Il Piano di dimensionamento scolastico – dice l’assessore Turano – non è un provvedimento contro qualcuno ma per il futuro della scuola. Comprendiamo le preoccupazioni espresse da alcuni istituti e da alcuni sindaci ma ogni scelta è stata fatta con equilibrio e nell’interesse collettivo. Ottimizzare la rete scolastica, infatti, significa valorizzare la continuità educativa, tutelare i piccoli comuni e riorganizzare gli istituti nei grandi centri urbani, per costruire una scuola più moderna e inclusiva, capace di rispondere alle sfide di oggi e di domani».
Il documento, che è già stato condiviso dal ministero dell’Istruzione, punta soprattutto sulla “verticalizzazione” delle direzioni didattiche (primarie) e delle scuole secondarie di primo grado (medie) in istituti comprensivi; questo ha portato alla soppressione delle rimanenti quattro direzioni didattiche presenti a Palermo e delle tre ancora presenti su Catania e provincia. Rispettato anche il principio per cui si mantengono i presidi scolastici autonomi se unici nei territori comunali montani o insulari. Il Piano di dimensionamento è stato redatto tenendo conto di determinate condizioni come il numero degli alunni, la disponibilità di locali idonei e i limiti in materia di dotazione organica del personale dirigenziale (dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi).
PROVINCIA DI MESSINA
Si riferiscono a Sant’Agata Militello, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Santa Lucia del Mela gli interventi per la provincia di Messina collegati al dimensionamento scolastico focalizzati nel piano di razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026 di cui al decreto firmato dall’assessore Mimmo Turano. Riguardo alle scuole superiori di Sant’Agata Militello, l’Itet “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” viene unificato con l’Iti “Evangelista Torricelli” (foto sopra), mentre per gli istituti comprensivi il “Cesareo” (foto sotto) viene unificato al “Guglielmo Marconi”.
A Messina l’Istituto Tecnico “Caio Duilio” è stato unificato all’Istituto di istruzione superiore “Jaci”, a Barcellona Pozzo di Gotto l’Istituto Comprensivo “Balotta” è stato unificato al “D’Alcontres” e poi i plessi di Merì Centro e Calderà si uniscono all’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo”. Infine a Santa Lucia del Mela l’Istituto Comprensivo riacquista la sua autonomia, grazie ad alcuni plessi dell’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela.
g.l.
Edited by, martedì 24 dicembre 2024, ore 15,44.