Sinagra: Morì dopo la rissa. Assolto il romeno condannato in primo grado

La Corte d’Assise d’Appello di Messina, ribaltando la sentenza di primo grado con l’abbreviato (5 anni la condanna), ha assolto per non avere commesso il fatto il romeno ILIE BODGANEL MUNTEANU, domiciliato a Floresta, difeso dall’avvocato ALESSANDRO PRUITI CIARELLO. L’uomo era stato condannato con l’accusa di omicidio nei confronti di TINDARO FARANDA (foto in alto), di Sinagra, dove avvennero i fatti la notte del 15 maggio 2022. Il servizio…

GIUSEPPE LAZZARO

La Corte d’Assise d’Appello di Messina (presidente Carmelo Blatti), ribaltando la sentenza di primo grado con l’abbreviato, ha assolto per non avere commesso il fatto il romeno Ilie Bodganel Munteanu, domiciliato a Floresta, difeso dall’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello. L’uomo, operaio incensurato, il 7 dicembre 2023, era stato condannato, dal Gup del Tribunale di Patti, Andrea La Spada, a 5 anni di reclusione con le accuse di omicidio preterintenzionale e rissa.

L’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello

I fatti accaddero a Sinagra la notte del 15 maggio 2022, durante i festeggiamenti per l’Ottava del patrono San Leone quando, a seguito di una rissa, aveva perso la vita un abitante del luogo, Tindaro Faranda, dopo avere battuto la testa a terra a seguito di una spinta. L’uomo era stato immediatamente trasportato con un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti e, successivamente, viste le sue gravi condizioni, al Policlinico di Messina, dove morì qualche giorno dopo.

Il giudice La Spada, dopo il rito abbreviato, aveva condannato a 5 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale Ilie Bogdanel Munteanu mentre aveva assolto con formula piena Cristian Iuculano Mamao, imputato solo per il reato di rissa, dal quale era stato assolto pure Munteanu, difeso dall’avvocato Salvatore Cipriano.

L’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello, difensore di Munteanu, preannunciando l’appello già dopo il verdetto di condanna del giudice di primo grado, aveva sostenuto che l’imputato non avesse commesso il fatto o che, in subordine, si fosse trattato di una circostanza diversa da quella contestata dall’accusa e cioè l’eccesso colposo di legittima difesa. Questo, il legale umbertino, ha ribadito davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Messina. Il sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo, nella requisitoria, aveva richiesto la conferma della pena emessa a Patti. In merito alla rissa della notte dei fatti era già stata stralciata la posizione di un uomo di Sinagra, Carmelo Fasolo, a seguito dell’accoglimento della richiesta dell’avvocato difensore Mimmo Magistro, di affidamento in prova a lavori di pubblica utilità.

Edited by, giovedì 24 ottobre 2024, ore 12,56. 

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