La Cassazione ha annullato, con rinvio, la condanna a 30 anni di reclusione per RENZO MESSINA, accusato di avere ucciso e fatto sparire, l’8 aprile 1990, il camionista di 23 anni SEBASTIANO RIZZOTTI (foto in alto), vittima di lupara bianca al tempo della faida tra le cosche barcellonesi. Il servizio…
La V Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza, a 30 anni di reclusione, inflitta nel febbraio scorso, dalla Corte d’Assise d’Appello di Messina, a Renzo Messina, accusato dell’uccisione e della sparizione di Sebastiano Rizzotti, il camionista di 23 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, scomparso nel nulla nell’aprile 1990 ed il cui corpo non è mai stato ritrovato e ritenuto vittima di lupara bianca. Otto mesi fa, in appello, era stato assolto Domenico Abbate, una decisione diventata definitiva.
Il nuovo processo d’appello si terrà davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria. Renzo Messina è difeso dall’avvocato Giuseppe Lo Presti, parte civile al processo i familiari di Domenico Rizzotti, assistiti dall’avvocato Fabio Repici.
Nel pomeriggio dell’8 aprile 1990 il giovane camionista, incensurato, uscì da casa dicendo alla madre che sarebbe andato a casa della fidanzata ma lì non arrivò mai. Da quel giorno, di oltre 34 anni fa, del giovane non si è più saputo nulla. Per gli inquirenti, e per quanto confluito agli atti dei tre gradi di giudizio, la scomparsa di Domenico Rizzotti va ad aggiungersi ai numerosi casi di lupara bianca che, tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi dei ‘90, si verificarono nella zona del Longano nell’ambito della cruenta faida tra i “barcellonesi” e l’avverso gruppo dei “chiofaliani” e che causò, dal 1986 al 1993, 45 omicidi e diversi casi di lupara bianca.
g.l.
Edited by, mercoledì 16 ottobre 2024, ore 9,35.
