La celebre opera “Cantico di Librino” situata, a partire dal 2009, nell’omonimo quartiere popolare di Catania per volere del mecenate di Tusa ANTONIO PRESTI (foto in alto), verrà a breve disinstallata per fare spazio ad un nuovo progetto. Il servizio sul link Sicilia News…
La celebre opera “Cantico di Librino” (foto sopra) situata, a partire dal 2009, nell’omonimo quartiere popolare di Catania per volere del mecenate di Tusa Antonio Presti, verrà a breve disinstallata per fare spazio ad un nuovo progetto. La fondazione Fiumara d’Arte, infatti, ha finalmente preso una decisione che valutava da tempo: smontare l’installazione fotografica – composta da ben 700 scatti che ritraevano i volti dei bambini librinesi, impresse per anni lungo il cavalcavia adiacente alla “Porta della Bellezza”- per fare spazio ad una nuova installazione curata dalla fotografa americana Lynn Johnson.
Si tratta di un’opera che vede protagonisti sempre gli abitanti del quartiere ma stavolta lo scopo è quello di immortalarli nella loro quotidianità, di entrare nelle loro famiglie e di rendere eterni quei momenti di vita privata che di solito sfuggono all’interesse pubblico. Per questo il fine della stessa Johnson non è di rinnegare il “Cantico” ma, anzi, di valorizzarlo ed ampliare il significato.
Prima di procedere con la descrizione del nuovo progetto del mecenate siciliano (il quale rientrerà nella più ampia visione della Triennale della Contemporaneità) bisogna fare un passo indietro e ricordare cosa è stato il “Cantico di Librino”. Conclusasi nel 2019, la monumentale installazione si componeva di un murales di foto ritraenti donne, uomini ma, soprattutto, bambini che popolano il quartiere catanese. Gli scatti erano collocati in punti strategici, quali gli ingressi dalla tangenziale e i cavalcavia, per poter garantire la massima visibilità a chiunque entrasse nel quartiere.
Il filo rosso che collegava ognuno dei 700 ritratti era, inoltre, ben spiegato dal titolo: il “Cantico” è, difatti, ispirato alle parole d’amore espresse nel celebre “Cantico delle Creature” di Francesco d’Assisi, parole tradotte in immagini tramite i volti dei librinesi stessi. Anche la disposizione delle immagini non era casuale, cominciando dai più piccoli (quasi a significare la vitalità della giovinezza) passando per adulti ed anziani per poi arrivare alla “Sorella Morte” che chiudeva la prima fase del murales. Gli scatti furono realizzati da diversi autori tra cui Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, coordinati dal fotoreporter catanese Antonio Parrinello.
Ma che cosa ne sarà del precedente progetto? Niente paura, le foto rimarranno al sicuro nel posto migliore in cui potessero capitare: a casa di ciascun soggetto ritratto. Gli scatti, infatti, verranno donati a chi, anni fa, si prestò come volto del progetto portando il valore artistico e spirituale nel cuore di chi vi partecipò.
Rachele Liuzzo
Edited by, lunedì 7 ottobre 2024, ore 9,56.