Basta uno spicchio di aglio al posto dei farmaci per contenere la pressione alta? Sembra una boutade ma invece è un quesito importante perché di pressione alta soffrono in tantissimi. La risposta e l’approfondimento nel settimanale appuntamento con la rubrica “Salute&Benessere”, a cura della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale. Il servizio…
L’ipertensione arteriosa è uno stato, costante e non occasionale, in cui la pressione arteriosa a riposo risulta più alta rispetto agli standard fisiologici considerati normali.
L’ipertensione è una tra le malattie più diffuse nei Paesi industrializzati; colpisce, infatti, circa il 20% della popolazione adulta e rappresenta uno dei maggiori problemi clinici dei tempi moderni.
L’ipertensione arteriosa è davvero una malattia pericolosa e subdola perchè non comporta alcun sintomo e, agendo come un killer silenzioso, genera complicanze severe, che possono anche sfociare nella morte.
Per una diagnosi di ipertensione devono esserci delle condizioni:
la pressione arteriosa minima (o pressione diastolica) supera “costantemente” il valore di 90 mmHg;
la pressione arteriosa massima (o pressione sistolica) supera “costantemente” il valore di 140 mmHg.
Nel gergo comune, l’ipertensione è quella condizione definita con il termine pressione alta.
Detto questo e tornando al nostro quesito iniziale, anche se l’aglio ha dimostrato un modesto effetto antipertensivo non esistono evidenze certe che mangiarne uno spicchio, anche tutti i giorni, sia una terapia efficacie contro la pressione alta. Questo è quanto si legge sul sito dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), alla sezione Fake News.
L’ipertensione rappresenta il fattore di rischio più importante per malattie quali l’ictus, l’infarto, l’insufficienza cardiaca, gli aneurismi, le malattie delle arterie periferiche, l’insufficienza renale e la retinopatia.
Nel nostro Paese, continua l’ISS, sono più di 18 milioni le persone affette da ipertensione arteriosa, ma solo la metà di esse ne è consapevole e, tra questi, solo la metà ha valori pressori adeguatamente controllati dalla terapia. Controllare regolarmente la pressione e mantenerla a livelli raccomandati attraverso l’adozione di uno stile di vita sano ed assumendo specifiche terapie, laddove necessario, è fondamentale.
Oggi esistono numerose classi di farmaci per la cura dell’ipertensione che sono tutti efficaci, se ben gestiti da parte del medico curante e assunti regolarmente dai pazienti. La maggior parte di questi farmaci, conclude l’Istituto Superiore di Sanità, è quasi sempre ben tollerata. La terapia farmacologica rappresenta il vero baluardo contro i danni che la pressione alta può causare all’organismo. Altri rimedi, come l’aglio, il magnesio, il cacao e gli acici grassi omega-3, seppur attraenti in quanto considerati “naturali” e privi di effetti collaterali, non possono assolutamente sostituire la terapia farmacologica, che ha dimostrato la sua efficacia in una impressionante quantità di ricerche in tutto il mondo, giungendo a ridurre di 1/3 il rischio di ictus e di circa 1/5 quello di malattie coronariche.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 4 ottobre 2024, ore 18,13.