Il Gip del Tribunale di Enna MICHELE RAVELLI ha emesso un’ordinanza che ha ulteriormente ridotto la pena nei confronti di LAURA DI DIO (foto in alto a sx), condannata per l’omicidio della suocera MARGHERITA MARGANI (foto in alto a dx). Il delitto si consumò il 4 febbraio 2023 a Pietraperzia (Enna). La pena è stata ridotta da 9 anni e 9 mesi a 8 anni e 1 mese. Il servizio sul link Sicilia News…
Il Gip del Tribunale di Enna Michele Ravelli ha emesso un’ordinanza che ha ulteriormente ridotto la pena nei confronti di Laura Di Dio, condannata per l’omicidio della suocera Margherita Margani.
Il delitto si consumò il 4 febbraio dello scorso anno a Pietraperzia (Enna) quando la Di Dio, all’epoca di 31 anni, ha prima pugnalato la suocera con un coltello da cucina e successivamente l’ha colpita alla gola con una forbice, causandone la morte.
La decisione del giudice applica le recenti modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia e accoglie l’istanza presentata dai difensori dell’imputata, gli avvocati Antonio Impellizzeri e Salvatore Timpanaro. La pena è stata ridotta di un ulteriore sesto, passando da 9 anni e 9 mesi a 8 anni e 1 mese di reclusione.
La condanna iniziale, emessa il 6 marzo scorso con il rito abbreviato, era già considerata particolarmente mite rispetto ai 18 anni richiesti dalla pubblica accusa. Il Tribunale di Enna aveva motivato la sua decisione accogliendo le tesi difensive, riconoscendo all’imputata sia le attenuanti generiche che l’attenuante del vizio parziale di mente, ovvero la seminfermità mentale. Queste attenuanti sono state considerate prevalenti sull’aggravante del rapporto di affinità con la vittima. Gli avvocati Timpanaro e Impellizzeri, visibilmente soddisfatti, hanno evidenziato che la pena potrebbe essere ulteriormente ridotta di 24 mesi per effetto della liberazione anticipata, che prevede uno sconto di pena di 45 giorni per ogni semestre di buona condotta. Considerando il periodo già trascorso in carcere dal giorno dell’arresto in flagranza, il 4 febbraio 2023, i legali stimano che Laura Di Dio potrebbe dover scontare solo altri 4 anni e 7 mesi di reclusione, salvo l’applicazione di ulteriori benefici carcerari che i difensori non mancheranno di richiedere.
g.l.
Edited by, martedì 27 agosto 2024, ore 16,07.