Si ridimensiona ulteriormente la vicenda giudiziaria che, lo scorso 12 giugno, era sfociata in tre arresti a Brolo. Il Tribunale del Riesame di Messina, accogliendo l’istanza proposta dal legale di fiducia, avvocato DECIMO LO PRESTI (foto in alto), ha annullato la misura applicata nei confronti di CARMELO CRINO’, 77 anni, accusato di una ipotesi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso unitamente ad altri due imprenditori di Brolo e ai danni di tale G.R. Crinò, che era ai domiciliari, torna libero. Il servizio…
Si ridimensiona ulteriormente la vicenda giudiziaria che, tre settimane fa, era sfociata in tre arresti a Brolo. Il Tribunale del Riesame di Messina, accogliendo l’istanza proposta dal legale di fiducia, avvocato Decimo Lo Presti, ha annullato la misura applicata nei confronti di Carmelo Crinò, 77 anni, accusato di una ipotesi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso unitamente ad altri due imprenditori di Brolo e ai danni di tale G.R.
Due settimane fa, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia dove gli indagati avevano risposto alle domande e si erano difesi, il Gip del Tribunale di Messina Ornella Pastore aveva concesso gli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, a Carmelo Crinò e a Letterio Di Giorgio Giannitto, imprenditore di 81 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto. Adesso la misura al Crinò è stata annullata e l’uomo torna libero anche se resta indagato nella vicenda in attesa della conclusione delle indagini stesse.
I carabinieri della Compagnia di Patti (come pubblicato negli aggiornamenti di mercoledì 12 giugno, vedere servizio sul link News ndr) avevano eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Messina Ornella Pastore, su conforme richiesta della DDA, nei confronti di tre persone di Brolo, destinatarie della custodia in carcere e una agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in ordine al reato commesso, in concorso tra loro, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, procedendo contestualmente alla notifica dell’informazione di garanzia a carico di un altro soggetto coinvolto nella vicenda.
Presunta vittima un uomo. G.R. le iniziali delle generalità, che aveva intentato una causa lavoro all’impresa dei Di Giorgio Giannitto. Sono stati arrestati Letterio Di Giorgio Giannitto, 81 anni, per 48 ore in carcere e adesso ai domiciliari ed il figlio Fabio Ivan, 54 anni (ai domiciliari) e Carmelo Crinò, dal carcere ai domiciliari e adesso libero. Indagato a piede libero Nino Palagonia, 59 anni, difeso dall’avvocato Alessandro Nespola.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, martedì 2 luglio 2024, ore 10,41.