Nell’ambito della sempre più ingarbugliata vicenda del completamento (doveva avvenire nel 2019…) del Porto dei Nebrodi di Sant’Agata Militello (foto in alto), arriva la diffida che l’impresa “Ricciardello Costruzioni” di Brolo ha presentato al Comune con una richiesta di danni di oltre 5 milioni di euro. Attenzione: il comune, adesso, non dovrà pagare nulla, se ci saranno le motivazioni sarà instaurato un procedimento (come in un processo penale) dove il comune potrebbe anche avere ragione o appellarsi in caso di condanna. Si prevedono anni di attesa. Il servizio…
Si complica la strada, già in salita, per il completamento del Porto dei Nebrodi a Sant’Agata Militello che, solo in teoria, doveva essere inaugurato nel 2019. Dopo la recente sentenza della Corte d’Appello di Palermo (vedere servizio postato in archivio), arriva adesso una diffida da parte dell’impresa “Ricciardello Costruzioni spa” di Brolo, che chiesto al Comune santagatese un risarcimento danni da oltre 5 milioni di euro.
Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Palermo, Terza sezione specializzata in materia di imprese, ha emesso la sentenza che ha confermato quanto già deciso in primo grado nel 2017, ovvero la nullità del contratto di cessione firmato nel 2012 con cui la “Si.Gen.Co. srl”, originaria aggiudicataria dell’appalto, aveva trasferito la titolarità dei rapporti alla “Cogip srl”. La Corte d’Appello di Palermo ha rigettato sia il ricorso della “Cogip” che gli appelli incidentali proposti da “Costruzioni Bruno Teodoro spa” e dal Comune di Sant’Agata Militello.
La “Cogip”, dopo l’acquisizione nel 2012, aveva affittato l’asset alla “Amec srl”, che in seguito cambiò denominazione nell’attuale “Sostenia srl”. In questo contesto si era inserita la “Ricciardello Costruzioni” che, nel 2013, aveva acquistato dalla “Sigenco”, in quel momento in concordato preventivo, il ramo d’azienda costituito da commesse pubbliche, attrezzature personale, contratti e qualificazioni per la realizzazione, tra gli altri, di lavori marittimi e di dragaggio.
Successivamente la “Sigenco” fu dichiarata fallita e affidata alla relativa curatela. Già nel 2014, con diverse note, la “Ricciardello Costruzioni” aveva invitato il comune nelle more della definizione dei procedimenti in corso, a ritirare in autotutela la delibera di giunta, emanata nel 2012, con cui aveva preso atto della cessione tra “Sigenco” e “Cogip” e non dare seguito alla consegna dei lavori alla “Cogip”. Nel caso fosse stato accertato dai giudici aditi che la nullità della cessione, l’asset relativo al porto santagatese sarebbe, infatti, rientrato nella disponibilità di “Sigenco” e trasferito alla “Ricciardello” in forza di un’autorizzazione del Tribunale di Catania, che ne consentiva l’acquisizione all’impresa brolese che, a quel punto, avrebbe avuto interesse a portare avanti l’appalto. Note, così come quelle inoltrate dallo stesso curatore fallimentare, che secondo l’azienda sarebbero rimaste prive di riscontro.
Forte della sentenza dello scorso 11 aprile, che conferma la nullità della cessione, la “Ricciardello Costruzioni” ha dato così mandato ai propri legali, gli avvocati Patrizia Messina e Sebastiano Licciardello, di inoltrare via pec al comune santagatese un atto di diffida nel quale si denuncia “l’illegittimo ed illecito comportamento tenuto dall’ente, nonché l’inerzia rispetto alle istanze della Società “Ricciardello Costruzioni spa” e del curatore del fallimento “Sigenco spa” in favore della continuazione del rapporto contrattuale con la “Cogip” (ovvero suoi aventi causa), nonostante la sopravvenuta carenza del titolo, accertata giudizialmente”, che avrebbe causato un danno di oltre 5 milioni di euro alla spa brolese costituito dal 10% sul totale della commessa a titolo di mancato utile, più il 5% a titolo di perdita di chance e 700.000 euro alla curatela “Sigenco” e di cui ora la “Ricciardello Costruzion” chiede il pagamento.
La diffida notificata non significa che il Comune di Sant’Agata Militello dovrà pagare. Al contrario, sarà verificata la legittimità della diffida per instaurare un eventuale procedimento civile e dove, in caso di condanna al pagamento, il Comune potrà andare in appello così come la stessa diffida non è detto che sfoci in un procedimento. Si prevedono anni di attesa.
g.l.
Edited by, martedì 25 giugno 2024, ore 11,00.