La Corte d’Appello di Messina, a seguito del ricorso presentato dal difensore dell’imputato, avvocato BENEDETTO RICCIARDI (foto in alto), ha interamente riformato la sentenza emessa dal Tribunale di Patti in primo grado e che, nel maggio 2023, aveva condannato un uomo, residente ad Acquedolci, a 6 mesi di reclusione con pena sospesa con l’accusa di lesioni nei confronti di una donna. Il servizio…
La Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello di Messina, a seguito del ricorso presentato dal difensore dell’imputato, avvocato Benedetto Ricciardi, ha interamente riformato la sentenza emessa dal Tribunale di Patti in primo grado e che, nel maggio 2023, aveva condannato un uomo, residente ad Acquedolci, a 6 mesi di reclusione con pena sospesa. Il soggetto era stato ritenuto responsabile di aver provocato lesioni personali, colpendo violentemente al torace con un bastone di legno, nonché al volto, con pugni una donna, con l’aggravante di aver utilizzato uno strumento atto ad offendere. Contrariamente a quanto sostenuto dal giudice monocratico in primo grado, il difensore ha dimostrato che l’uomo, aggredito e già ferito, pur potendo sopraffare la donna facilmente, data la considerevole differenza di età, si limitava a cercare di prenderle il bastone per impedire alla stessa di continuare a colpirlo. La Corte d’Appello, accogliendo integralmente i motivi del ricorso presentati dall’avvocato Ricciardi e, nello specifico, trattandosi di un’azione messa in atto dall’uomo, ai sensi dell’art. 52 Codice penale, ha assolto l’imputato dal reato allo stesso ascritto, perché il fatto non costituisce reato, ricorrendo la scriminante della legittima difesa.
Francesca Alascia
Edited by, sabato 9 marzo 2024, ore 11,49.