Il Gip del Tribunale di Termini Imerese VALERIA GIOELI ha convalidato i fermi firmando le relative ordinanze di custodia cautelare in carcere per il muratore GIOVANNI BARRECA, accusato dell’omicidio della moglie, ANTONELLA SALAMONE (foto in alto la coppia) e dei figli KEVIN, di 16 anni ed EMANUEL di 5 e dei suoi presunti complici, MASSIMO CARANDENTE e SABRINA DI FINA. Sono tutti evangelisti e proprio per motivi della loro religione, secondo l’accusa, è avvenuta la mattanza ad Altavilla Milicia (PA). Il servizio sul link Sicilia News…
Restano in carcere Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia accusato dell’omicidio della moglie e dei due figli, uccisi durante un esorcismo e i suoi presunti complici: Sabrina Fina e Massimo Carandente. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Termini Imerese che ha convalidato i fermi disposti per la coppia, ma non quello imposto a Barreca, stabilendo, però, la custodia cautelare in carcere per tutti e tre. Ieri, davanti al Gip Valeria Gioeli chiamata a decidere sulle convalide, i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per tutti il pm Matteo Lanza aveva chiesto la custodia cautelare in carcere.
Le accuse per tutti sono di omicidio e soppressione di cadavere. Le vittime sono Antonella Salamone, moglie di Barreca e i figli Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 16 e 5 anni. Sabato sui resti carbonizzati della donna, trovati sepolti vicino alla casa della famiglia, e sui corpi dei ragazzini, incaprettati, si eseguiranno le autopsie che dovrebbero chiarire tempi esatti dei delitti e cause della morte. Non è ancora chiaro come sia stata uccisa la Salamone, i due fratelli, che il padre riteneva posseduti dal demonio e che sarebbero stati anche torturati, sarebbero stati soffocati. Risparmiata Miriam, 17 anni, la figlia maggiore che ha dato l’allarme.
g.l.
Edited by, giovedì 15 febbraio 2024, ore 15,08.