Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché ci sono i giovani educati e per bene, ma il disagio della società del 2.0 è evidente non solo per quello che accade altrove, anche in maniera tragica, come sentiamo in tv. Il disagio è anche dalle nostre parti come a Brolo dove, ieri pomeriggio, una ragazzina è stata aggredita e colpita con pugni da un giovane alla villa comunale (foto in alto). Il pronto intervento di FABRIZIO, lì presente con il figlio di 3 anni, ha aiutato la ragazza e messo in fuga il “branco”. Lui stesso racconta sui social l’accaduto, al momento non passibile di denuncia perché non c’è una querela di parte…
L’intervento di un genitore, che si trovava nella villa con il figlioletto di 3 anni, ha evitato il peggio. Il “branco”, pur composto da ragazzini, non sminuisce la gravità del gesto.
A raccontare l’accaduto è lo stesso papà che si trovava all’interno della villetta comunale di Brolo con il figlio. Ha sentito le urla, gli insulti. Ha visto due ragazzine strattonate, poi mentre una riusciva a scappare, ha visto l’altra colpita da pugni. Lui, Fabrizio, non si volta dall’altra parte, prima interviene con risolutezza e poi, indignato, denuncia. La storia la racconta lui stesso sui social:
“Alle 18,00 di martedì 20 giugno mi sono recato con mio figlio in una delle ville comunali di Brolo. Giunto sul posto sento delle urla e noto subito che un gruppo di adolescenti, una decina più o meno, inveivano contro due ragazze della loro stessa età. Inizialmente pensavo stessero scherzando, poi però, pian piano, i toni si facevano sempre più duri fin quando uno del “branco” sferra un pugno in pieno volto ad una delle due ragazze. L’altra che era con lei scappa dalla paura, lei resta lì sola contro tutti cercando di difendersi. Ma non faccio in tempo ad avvicinarmi che viene strattonata, insultata, derisa, le hanno tirato i capelli ed un pallone da basket in faccia. La ragazzina urlava, chiedeva aiuto”. E qui Fabrizio interviene, aiuta la ragazzina aggredita e il “branco” sparisce.
“In tutta la mia vita – prosegue Fabrizio – non avevo mai assistito ad una cosa simile e, ancora oggi, mi sento scosso così come mio figlio di 3 anni che era con me e ha visto tutto questo. A me sembra che tutto ciò segni il fallimento di una generazione e, soprattutto, segni il fallimento di un metodo educativo. Questo è accaduto a Brolo, sì proprio a Brolo. È giusto specificarlo perché episodi di bullismo non accadono solo in “ televisione“ ma anche qui e sotto i nostri occhi. Auguro alle due ragazze, che ieri pomeriggio hanno subito tutto ciò, di continuare ad andare avanti a testa alta e, soprattutto, che raccontino a casa quanto accaduto. Auguro al “branco” (non saprei come altro definirlo) che facciano un percorso affinché si rendano conto del disagio che hanno creato e del disagio che portano dentro”.
Ci sono brutti esempi in giro. Ma ci sono, come quello di Fabrizio, esempi da rammentare e, soprattutto, brave persone, quelle che come lui, fanno, educano e danno esempi.
g.l.
Edited by, mercoledì 21 giugno 2023, ore 18,16.