Si sono svolti ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gioiosa Marea, i funerali di TINDARO MOLICA NARDO, 65 anni e della moglie MARIA FEBRONIA BUTTO’, detta “Bonina”, 61 anni (foto in alto). L’autopsia non ha lasciato dubbi: per come hanno sempre ipotizzato i carabinieri, una settimana fa l’uomo ha ucciso la moglie e si è poi suicidato. Il servizio…
Si sono svolti ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gioiosa Marea, i funerali di Tindaro Molica Nardo, 65 anni e della moglie Maria Febronia Buttò, detta “Bonina”, 61 anni. Esattamente una settimana fa, come confermato dai primi esiti dell’autopsia, l’uomo, brigadiere in quiescenza della guardia di finanza ed in servizio era stato anche alla Tenenza di Capo d’Orlando, impugnato un coltello da cucina, ha ucciso la moglie con tre coltellate rifilate tra la zona addominale e quella toracica e si è poi tolto la vita infergendosi una ventina di coltellate. Poco prima, però, come emerso dall’esame dei telefonini, il sottufficiale delle Fiamme Gialle aveva inviato un messaggio vocale su WhatsApp alla figlia maggiore Patrizia, che vive a Trento, dicendole:”Ho ucciso la mamma e la faccio finita. Addio”. La ragazza, allarmata, ha avvertito un cugino che vive a Gioiosa il quale si è precipitato in casa degli zii e facendo la macabra scoperta: i corpi senza vita, e immersi in un lago di sangue, di Tindaro Molica Nardo e della moglie a distanza di pochi metri uno dall’altro e, a terra, il coltello, ancora macchiato di sangue, poi recuperato dai carabinieri della Compagnia di Patti e della Stazione di Gioiosa Marea che hanno condotto le indagini, sul femminicidio-suicidio di Gioiosa Marea, il primo femminicidio in provincia di Messina 2023 e il nono omicidio in Sicilia nel 2023, coordinate dal Procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo e dal sostituto procuratore Federica Urban.
I funerali sono stati celebrati da padre Antonio Sambataro, parroco di Gioiosa Marea e alla presenza di tantissime persone e della locale amministrazione comunale con in testa il sindaco Giusi La Galia.
Martedì sera si era svolta l’autopsia, eseguita al Policlinico di Messina dalla dottoressa Elvira Ventura Spagnolo. Le salme erano giunte a Gioiosa nella tarda mattinata di ieri e portate direttamente nella chiesa dove si sono svolte le esequie funebri.
Nella foto di venerdì 10 carabinieri e ambulanza all’esterno dell’abitazione dove si è consumata la tragedia
Per una tragedia che ha lasciato attonita e sgomenta la comunità gioiosana, le indagini praticamente si chiudono con il possibile movente che ha potuto causare il raptus del finanziere in pensione e, a quanto pare, riconducibile alla gelosia che avrebbe attanagliato l’uomo verso la moglie, che lavorava come cuoca e, come hanno riferito alcuni vicini dell’abitazione di via Casani, nella zona est del centro di Gioiosa, dove si è consumato il femminicidio-suicidio, le liti fra la coppia, che ha lasciato due figlie, erano frequenti.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, venerdì 17 marzo 2023, ore 11,34.