Patti: Bancarotta fraudolenta alla Caleca Italia, decise quattro condanne

Quattro condanne sono state emesse al Tribunale di Patti (foto in alto) nel procedimento scaturito dal fallimento della Caleca Italia. Nel 2015 scattò l’inchiesta della guardia di finanza. I principali imputati, l’imprenditore GAETANO CALECA e la moglie ROSSANA GIACALONE, sono stati condannati a 5 anni di reclusione. Il servizio…

Il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Mario Giuseppe Samperi, a latere Marialuisa Gullino ed Edoardo Zantedeschi), ha condannato quattro imputati per bancarotta fraudolenta nel procedimento scaturito dal fallimento della Caleca Italia di Patti, società che fino ad alcuni anni fa ha operato nel settore della produzione e commercializzazione delle ceramiche.

Condanna a 5 anni di reclusione per l’imprenditore Gaetano Caleca e la moglie Rossana Giacalone, originaria di Marsala, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, il pagamento delle spese processuali ed il risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede, nei confronti della curatela fallimentare costituita parte civile. I due rispondevano nelle qualità rispettivamente di amministratore di fatto il primo, amministratore unico e liquidatore la moglie, dell’impresa “Ceramiche del Tirreno srl” già “Caleca Italia”. Tra le imputazioni, l’affitto di ramo d’azienda, ad un canone annuo ritenuto non congruo, all’impresa “Majolica Italiana”, di cui Maria Giuseppa Scarpulla era amministratore unico e Rolando Bencini dipendente e procuratore speciale. Questi ultimi due imputati sono stati condannati entrambi a 2 anni, pena sospesa.

Caleca e Giacalone erano quindi accusati in concorso anche di altre ipotesi di distrazione di beni societari, aggravate secondo l’accusa, dall’aver causato il fallimento delle società. Per l’imputazione di falso in bilancio è arrivata invece l’assoluzione dei due imprenditori perché il fatto non sussiste mentre si è prescritta un’ulteriore ipotesi di reato di distrazione di somme a favore del Caleca. Nel 2015 l’inchiesta, coordinata dalla Procura di Patti e condotta dalla guardia di finanza della Tenenza di Patti, portò all’esecuzione delle misure interdittive del divieto per un anno d’esercizio di attività d’impresa per Caleca e la moglie.

         g.l.

Edited by, venerdì 3 marzo 2023, ore 15,24. 

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