Si celebra oggi, 10 febbraio, la World Pulses Day, ovvero la Giornata Internazionale dei legumi 2023, fortemente voluta a partire dal 2019 dal FAO, Food and Agriculture Organization, per conoscere le proprietà di un superfood cosi speciale. Da qui l’argomento di questa settimana, per la rubrica “Salute&Benessere”, a cura della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova…
Si celebra oggi, 10 febbraio, la World Pulses Day, ovvero la Giornata Internazionale dei legumi 2023, fortemente voluta a partire dal 2019 dal FAO, Food and Agriculture Organization, per conoscere le proprietà di un superfood cosi speciale.
Un giorno intero dedicato a ceci, lenticchie, fagioli e a tutti gli altri membri della famiglia delle leguminose.
Quale occasione migliore di questa speciale giornata di celebrazione, per i Paesi aderenti, al fine di lavorare per aumentare la consapevolezza in merito ai benefici che i legumi possono offrire non solo alla salute, ma anche al benessere del nostro pianeta.
I legumi, infatti, oltre a rappresentare un’ottima fonte di nutrimento per grandi e piccini, supportano una produzione agroalimentare sostenibile.
Con il termine legumi si intendono i semi commestibili delle piante appartenenti alla famiglia delle leguminose, che possono essere consumati allo stato fresco, secco, surgelati e conservati.
Le leguminose più usate in Italia sono: i fagioli, i piselli, le fave, le lenticchie e i ceci, mentre scarso è il consumo dei lupini e solo eccezionale quello delle cicerchie.
I legumi freschi sono semi immaturi, ad elevato contenuto d’acqua, mentre quelli secchi sono un’ottima fonte di proteine poiché ne contengono più del doppio dei cereali e più delle stesse carni, ma di qualità inferiore.
Proprio per questo è perfetta la combinazione di cereali e legumi: un piatto di pasta e fagioli apporta tutti gli amminoacidi, solforati e non solforati, e quindi viene definita la “carne dei poveri”.
Alla famiglia delle leguminose appartengono anche arachidi e soia, dai cui semi vengono estratti gli oli di arachide e di soia, per cui vengono indicate come oleaginose.
Secondo alcune stime ogni abitante consuma poco più di 4 Kg di legumi all’anno, ben lontano dai numeri auspicati.
I bassi consumi di legumi secchi rappresentano un fatto negativo dal punto di vista nutrizionale, ma anche dal punto di vista della salute, in quanto, come dimostrato da diversi studi, questi alimenti sono in grado di abbassare il colesterolo, grazie al buon contenuto di lecitina, e la glicemia per l’alto contenuto di fibre.
Ma cosa contengono i legumi nel dettaglio?
Sicuramente i fagioli e gli altri contengono carboidrati e quindi hanno un buon potere energetico; grassi polinsaturi sono presenti nella soia, mentre tutti gli altri sono poveri di lipidi.
L’elevato contenuto di fibre li rende alimenti sazianti e contribuisce a prevenire condizioni ai limiti con la patologia quali dislipidemie lievi, diverticolosi del colon, stitichezza, sovrappeso o altre situazioni patologiche, come la malattia coronarica, l’aterosclerosi, il diabete appunto, l’obesità e le altre malattie dismetaboliche, i tumori maligni del grosso intestino e la calcolosi della cistifellea.
I legumi sono tra gli alimenti vegetali più ricchi di calcio e contengono anche ferro, vitamina B1, fosforo, zinco e potassio; unica criticità all’assorbimento dei nutrienti è la presenza di fitati.
Per migliorare l’assorbimento basta mettere in ammollo i legumi secchi per più di 24 ore.
I legumi sono molto utilizzati nei Paesi mediorientali per la preparazione di piatti tipici, ma anche in Italia, dove sono impiegati per le zuppe tradizionali.
Ricordiamo anche che sono un’ottima fonte proteica per i soggetti vegani e vegetariani.
Altro beneficio è sicuramente il costo contenuto ma anche i lunghi tempi di conservazione.
Diamo quindi libero sfogo alla nostra fantasia e prepariamo non soltanto pasta e fagioli o minestroni, bensì insalate, hamburger, polpette e la stessa pasta. E ricordiamo oggi e sempre che i legumi vanno consumati in media 4 volte a settimana, per stare in salute spendendo poco!
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
ISABELLA SALVIA
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 10 febbraio 2023, ore 17,48.