“Con le mani legate e il rumore della mente”. Grande successo per il libro di Desirè Bontempo

Edito da Armenio, si trova on line o in edicola da poco meno di due mesi, “CON LE MANI LEGATE E IL RUMORE DELLA MENTE”, scritto dalla psicologa di Tortorici DESIRE’ BONTEMPO (foto in alto). Un libro che sta avendo un grande successo e che, dietro il personaggio protagonista di fantasia, MAIA, racconta una dura realtà che coinvolge direttamente l’autrice che, con grande coraggio, ha stampato impressioni, sensazioni, gioie, dolori e delusioni, della sua vita e della famiglia. Il servizio…

Ero a mare. In un momento di relax e, tra il rumore delle onde, tanti pensieri iniziavano a vagare nella mia mente. Così presi carta e penna e iniziai a mettere nero su bianco il frutto di questi pensieri. Credo che un libro, cioè una storia, ce l’abbiano tutti, basta trovare il momento giusto e il coraggio per dargli vita. E io questo coraggio l’ho trovato. Sono convinta che da questa storia, ciascuno, nel suo piccolo, può imparare qualcosa. Non perdetevi questo racconto”.

Presenta così, “Con le mani legate e il rumore della mente”, il suo libro Desirè Bontempo, che compirà 27 anni il prossimo 14 aprile, di Tortorici, laureata in Psicologia clinica all’Università di Messina con la specialistica e, quindi, abilitata professionalmente nel febbraio 2022.

Il libro, edito da Armenio (in fondo al servizio i link di riferimento ndr) vede protagonista Maia, l’immaginario nome scelto non a caso, visto che impersonifica una guerriera che lotta ardentemente ma si tratta delle impressioni lungo lo sviluppo della crescita e della famiglia di Desirè attraverso le vicende giudiziarie del padre, Sebastiano Bontempo, che ha scontato 12 anni nell’ambito dell’operazione “Romanza-Icaro”, tornato libero nel 2012 e poi nuovamente arrestato, il 15 gennaio 2020, nell’operazione “Nebrodi” e con la condanna in primo grado, a 25 anni e 7 mesi, inflitta nello scorso ottobre, in attesa dell’appello. Bontempo da poco prima di Natale del 2020 è ristretto al “41 bis”, il regime del carcere duro.

Non tocca a noi entrare nel merito della vicenda giudiziaria. Il Bontempo non è mai stato accusato, per esempio, di omicidio e viene tirato in ballo da un paio di pentiti e con i quali i rapporti erano interrotti, malgrado la parentela, da un pò e, in particolare negli ultimi anni prima dell’arresto del 2020: se facevano parte dello stesso clan malavitoso, quello dei Batanesi – secondo l’accusa -, possibile che tra di loro non vi fossero rapporti?

Lo spaccato del libro evidenzia, invece, di come la famiglia Bontempo sia rimasta unitissima malgrado queste vicende: la moglie ed i figli, Desirè e il fratello maggiore, hanno sempre creduto nel loro punto di riferimento, in particolare Desirè che studia le carte, parla con gli avvocati, non si arrende con il grande desiderio del ritorno di papà a casa.

E nel libro Maia descrive sensazioni, stati d’animo, difficoltà, gioie, emozioni e dolori vissuti sin da bambina visto che, davanti al primo arresto del padre, lei aveva solo 4 anni. Emblematico e da strappa cuore un passaggio del libro quando, a 5 anni, a Desirè il padre dal carcere fece recapitare a casa un uovo gigante per Pasqua alla figlia che, innocentemente, credeva che, dentro, ci fosse il padre e restandoci male senza neanche mangiare il cioccolato. E l’assenza di papà alla Prima Comunione e alle recite scolastiche. Poi, nel 2012, quando Maia aveva 16 anni, ecco la riacquistata libertà e tutta la famiglia a gioire per la maturità liceale di Maia che si iscriveva all’università. L’epilogo finale è amaro per Maia: lei si laurea ma papà non c’è di nuovo. E questa volta, con il 41 bis, mancano anche i contatti e gli abbracci. C’è solo la voce da poter ascoltare, attraverso un telefono e il vetro a separare i volti, una volta al mese per quello che chiamano un “colloquio”. La famiglia Bontempo, intanto, è riuscita a trasmettere i valori fondamentali: infatti se Desirè psicologa, il fratello è un docente. E da sottolineare che Sebastiano Bontempo ha avuto come testimoni nei processi anche le forze dell’ordine, cosa che forse non è mai successa, e sono stati testi a suo favore. Questo per capire come vuole veramente a tutti i costi la sua innocenza.

Il libro, da leggere tutto di un fiato nelle sue circa 100 pagine e che rapisce l’interesse (lo scrivente di questo articolo lo ha divorato in due sere nello spazio di 24 ore ndr) si conclude con le speranze nel futuro di Maia che sono riposte nella piena innocenza del padre, del suo ritorno a casa ed augurarsi che, quando lei convolerà a nozze (è fidanzata da anni realmente Desirè), possa essere lui, come da usi e tradizioni, ad accompagnarla all’altare.

In questi giorni l’argomento del 41-bis è tornato alla ribalta con il caso del terrorista-anarchico Alfredo Cospito. Ebbene Sebastiano Bontempo, come detto, non è mai stato accusato di avere ucciso qualcuno o di avere fatto parte di qualche gruppo di fuoco. Eppure Bontempo si trova al “41 bis” – lì dove dovrebbe stare, ma non c’è per esempio -, Giovanni Brusca, arrestato dopo una lunga caccia delle forze dell’ordine nel 1996 e scarcerato lo scorso anno per avere collaborato con la giustizia (ma per quale operazione antimafia non è dato sapere), dopo solo 25 anni di detenzione. Brusca è fuori, forse ha la sorveglianza speciale, ma è libero: ricordiamo che è stato lui, secondo l’accusa e le sentenze definitive, a premere il timer che causò l’esplosione e la strage di Capaci il 23 maggio 1992 che provocò la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie e tre agenti di scorta ed è stato lui a uccidere e sopprimere nell’acido, dopo 732 giorni di prigionia, nel gennaio 1996, il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino. Un esempio che la dice tutta.

Il libro “Con le mani legate e il rumore della mente”, di Desirè Bontempo è disponibile su:

https://www.armenio.it/

https://www.ibs.it/

https://www.lafeltrinelli.it/

https://www.mondadoristore.it/

https://www.amazon.it/

e tramite numerosi altri siti online!

In libreria (Via Libertà, 83 – Brolo)

Oppure direttamente dall’autrice.

         Giuseppe Lazzaro

Edited by, giovedì 9 febbraio 2023, ore 18,25. 

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