La Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a 30 anni di reclusione per Filippo Marraro, 54 anni (foto in alto a dx), il meccanico di Catenanuova che l’1 aprile 2019 sequestrò e uccise Loredana Calì (foto in alto a sx), l’ex moglie e madre dei suoi due figli. La donna lo aveva lasciato dopo 18 anni di convivenza. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dall’avvocato dell’imputato. Un processo velocissimo, tre gradi di giudizio in 3 anni e 7 mesi dalla tragica morte di Loredana Calì.
L’uomo aveva atteso in strada la ex moglie, l’aveva costretta, dopo averle puntato la pistola alla testa, a salire in auto e dirigersi verso la casa di campagna della famiglia Calì. Davanti al cancello aveva fatto scendere dall’auto la donna e l’aveva costretta a inginocchiarsi e, nonostante le preghiere della vittima che lo supplicava di risparmiarle le vita, le aveva sparato un colpo alla testa e uno al cuore. Marraro aveva poi chiamato i familiari di Loredana e poi avvisato un conoscente che non avrebbe potuto partecipare ad un raduno motoristico, spiegando che aveva ammazzato la sua ex.
A novembre dello scorso anno la Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta aveva confermato la condanna a 30 anni inflitta in primo grado dal Gup del Tribunale di Enna al termine del processo con il rito abbreviato. La Cassazione ha condannato Marraro al risarcimento in favore delle parti civili costituite che sono i figli, la sorella e i familiari di Loredana Calì e delle associazioni “Co.Tu.Le. Vi” e “Donne insieme – Sandra Crescimanno”.
g.l.
Edited by, martedì 15 novembre 2022, ore 8,38.