Truffa dei diamanti perfettamente riuscita ieri mattina da parte di due malfattori, ben vestiti e con fare gentile, che hanno sottratto 2.500 euro ad una 76enne che ha presentato la denuncia al Commissariato di polizia di Capo d’Orlando (foto in alto). Avviate le indagini per una truffa consumatasi tra il lungomare e l’ufficio postale di contrada Piana…
GIUSEPPE LAZZARO
Malgrado i moniti, gli avvisi, le attenzioni ed i rischi, diffusi anche dai mass media nazionali, ancora una truffa ai danni di anziani. Questa volta è successo, ieri mattina, a Capo d’Orlando, ai danni di una donna nata nel 1946, quindi di 76 anni. Ieri pomeriggio la donna, insieme ai familiari, ha presentato la denuncia al Commissariato di via Piave dopo che le sono stati sottratti 2.500 euro.
La donna ha verbalizzato agli agenti di essere stata avvicinata da due individui, a lei sconosciuti, ieri mattina, verso le 10, all’angolo tra la via Nino Bixio e la Strada Provinciale 147, quella che conduce sul lungomare Andrea Doria dalla via Piave in direzione del cine-teatro “Rosso di San Secondo”. Dopo averle chiesto indicazioni su una strada, i due hanno estratto un sacchettino di colore blu che, a detta loro, conteneva quattro diamanti. Un escamotage già utilizzato in altri luoghi per attuare la cosiddetta truffa dei diamanti. E uno dei due si fingeva essere un gioielliere concordando l’acquisto dei presunti diamanti in 10.000 euro ma dicendo, però, di averne a disposizione soltanto 7.500. Quindi veniva chiesto alla donna di integrare l’acquisto con 2.500 euro con i soliti modi fini e gentili. L’acquirente chiedeva così all’anziana di essere accompagnato per prelevare i soldi dalla propria cassaforte e, dopo avere parcheggiato l’auto sul lungomare Andrea Doria, all’altezza dell’hotel “Il Mulino”, ha atteso il ritorno dell’acquirente che si era allontanato “per prendere i 7.500 euro” in compagnia del venditore. Nell’attesa il venditore, con accento straniero secondo l’anziana, ha intrattenuto la donna seduto nel sedile anteriore destro, lato passeggero. Una volta tornato in auto l’acquirente ha dichiarato di essere in possesso dei 7.500 euro e i due hanno così invitato la donna a prelevare presso l’ufficio postale la rimanenza per l’acquisto dei diamanti. Ormai convinta dai due, la 76enne veniva accompagnata dai due all’ufficio postale di via Consolare Antica, in contrada Piana, dove ha prelevato dallo sportello 2.000 euro ed i rimanenti 500 dal bancomat. Una volta prelevati i soldi, l’acquirente ha detto, secondo la ricostruzione della donna, di dover fare delle fotocopie di un bigliettino da visita e così si sono tutti e tre recati al vicino tabacchino “Muscarà” sulla via Consolare Antica nei pressi di contrada Bruca. Una volta rientrato dal tabacchino l’uomo ha chiesto alla donna di fare delle fotocopie e di prendere anche una bottiglietta d’acqua. Ingenuamente l’anziana ha acconsentito ed è scesa dall’auto per andare al tabacchino ma al ritorno, con grande rammarico, ha constatato che i due soggetti erano spariti e solo in quel momento ha capito di essere stata vittima di una truffa. A prescindere dal furto dei 2.500 euro la donna di 76 anni è rimasta fortemente colpita dal punto di vista psicologico e ha dichiarato ai poliziotti di essersi fidata dei due truffatori per il loro modo di porsi a tal punto che uno dei due, durante una conversazione, ha anche chiamato l’anziana mamma. Sull’accaduto indagano gli agenti del Commissariato di polizia di Capo d’Orlando che potranno anche utilizzare le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate nel tragitto percorso dalla donna con i truffatori e dello sportello bancomat delle poste di contrada Piana. I familiari della donna hanno chiesto – allegando copia della denuncia – la diffusione della notizia affinché episodi del genere non si ripetano più ai danni di inermi anziani.
Edited by, venerdì 11 novembre 2022, ore 10,09.