Elezioni Sicilia: Eletti, bocciati, delusi e piangenti nel collegio di Messina e provincia

Dopo avere pubblicato martedì sera il quadro e le foto dei neo deputati della provincia di Messina scaturiti dal voto di domenica delle elezioni regionali, come annunciato ecco il nostro servizio di approfondimento sulle liste principali, i candidati eletti ma anche quelli non eletti, e delusi ed i piangenti, bocciati dalle urne. Fanno festa BERNARDETTE GRASSO (in alto un collage di foto), GIUSEPPE LACCOTO (foto in basso), CALOGERO LEANZA e gli altri eletti. Delusi, malgrado le parole di circostanza, alcuni sindaci come GAETANO NANI’, di Naso, che aveva un assessore (SARA RIFICI) candidata contro di lui e un altro assessore (ANTONINO LETIZIA) a festeggiare a casa Grasso…

Grande festa a Caprileone per la terza elezione di fila all’Ars di Bernardette Grasso che fa il pieno considerato che, nel giugno scorso, è tornata ad essere sindaco del proprio paese ed è sempre coordinatrice provinciale di Forza Italia. “Sono grata a quanti hanno creduto nel mio impegno per il territorio – ha commentato a caldo l’on. Grasso -. Essere eletti e guadagnare la fiducia dei cittadini è un grande traguardo. Riconfermarsi lo è ancora di più. Lo è perché non bastano più i buoni propositi, servono risultati. Servono i fatti, gli stessi con i quali mi sono ripresentata agli elettori dopo gli ultimi 5 anni di legislatura all’Ars. Con commozione, ringrazio tutti coloro i quali hanno contribuito a questa affermazione. Tutti, indistintamente! Ora però è tempo di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per il bene della Sicilia. Ci aspettano anni cruciali per lo sviluppo del nostro territorio”.

Altro rieletto, per il quinto mandato e passando da sinistra a destra, il sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto. “Oggi è il giorno dell’emozione, quella che viene dagli abbracci, dalle telefonate, dai messaggi, dal calore e dall’affetto – ha detto il neo deputato della Lega che ha opportunamente lasciato l’Italia Viva del fallimento appena in tempo -. Ed è anche il giorno della gratitudine, quella che viene dal cuore per coloro che mi hanno dato fiducia e per quanti mi hanno sostenuto in questa campagna elettorale difficile ed esaltante. Grazie, in particolar modo, ai miei concittadini di Brolo: il loro consenso ampio mi ha onorato ancora una volta. Farò di tutto per esserne all’altezza con umiltà e determinazione. Continuo il mio impegno all’Assemblea Regionale con spirito di servizio: mi spenderò con tutto me stesso per la crescita della provincia di Messina”.

CONTENTI E DELUSI

La corsa ad un seggio all’Ars è la più complicata di tutti, a maggior ragione che i posti sono stati ridotti, per questa legislatura, da 90 a 70 e, di conseguenza, Messina e provincia (la terza della regione), da 10 a 8 seggi (i due arrivati in più sono per altri motivi). Malgrado tutto, però, i delusi e i piangenti ci sono così come quelli non eletti ma soddisfatti.

Guardando alle liste più importanti in FORZA ITALIA grande delusione per l’ex deputato regionale e medico dentista di Messina Giuseppe Picciolo, poco coerente nelle sue candidature (da una coalizione all’altra) e stavolta presentatosi con gli “azzurri” con l’apporto, a quanto pare, del deputato nazionale uscente e non ricandidato alle politiche Pietro Navarra e di Franco De Domenico, fuoriusciti dal Pd (De Domenico era stato candidato a sindaco di Messina a giugno). Il dott. Picciolo sperava di superare la Grasso e prendere il posto lasciato da Tommaso Calderone, certissimo di essere eletto sia alla Camera che all’Ars ma non ha avuto scampo.

Nella LEGA-PRIMA L’ITALIA i delusi si chiamano Antonio Catalfamo e l’ex presidente della Provincia di Messina Giuseppe Buzzanca, nettamente battuti da Laccoto e non fa testo la mancata elezione dell’altro brolese, Nino Germanà, che puntava tutto sul Senato dove è stato eletto considerando di servizio la sua candidatura all’Ars per la quale neanche campagna elettorale ha fatto. Quindi Brolo mantiene due parlamentari, uno a Roma e l’altro a Palermo.

Per la lista della NUOVA DEMOCRAZIA CRISTIANA come previsto il seggio non è scattato ma hanno ottenuto una buona affermazione personale i due candidati nebroidei: l’ex vice sindaco e assessore di Gioiosa Marea Giovanni Princiotta e l’umbertino Federico Raineri Mangialino.

Il neo deputato Calogero Leanza festeggia nella sua San Teodoro

Nel PARTITO DEMOCRATICO piangono lacrime amare Nino Bartolotta, segretario provinciale ed il sindacalista Giovanni Mastroeni, ex segretario della Cgil provinciale, favoriti per l’unico seggio che i “dem” potevano prendere ma beffati da una delle new entry, il figlio d’arte Calogero Leanza, 27 anni, avvocato civilista a Messina ma originario di San Teodoro, impostosi con un crescendo rossiniano straordinario e oltre 700 voti nella sola San Fratello.

Nel MOVIMENTO 5 STELLE un solo seggio è scattato secondo le previsioni premiando il messinese Antonio De Luca che ha superato Vera Giorgianni e Giovanni Utano mentre l’elettorato non ha riconosciuto la coerenza, l’onestà e l’operato, da deputato nazionale uscente, dell’orlandina Antonella Papiro che, non per nulla, sulla sua pagina Facebook ha così commentato: “Cosa dire di questo risultato regionale? Tutto…o forse sarebbe meglio non dire niente…Una buona parte dei siciliani, almeno coloro che hanno scelto di recarsi alle urne, e in particolar modo i miei concittadini, hanno deciso di ripararsi sotto le ali della vecchia politica, o di chi si presentava come il nuovo, portando alle spalle il solito, vecchio, sistema di sempre. Quella politica contro la quale si punta il dito, che ci irrita, che vorremmo cambiare…ma che alla fine, fondamentalmente, piace a molti di noi, perché ci rende sicuri, forti, perché non implica la responsabilità di un cambiamento… quello vero”.

Un solo seggio era previsto per la lista POPOLARI E AUTONOMISTI ed è scattato con il favorito: il giovane deputato uscente Luigi Genovese, figlio del già deputato nazionale del PD e già sindaco di Messina Francantonio, che ancora conta qualcosa malgrado sia stato travolto dalle vicende giudiziarie e conseguenti condanne riportate per l’operazione “Corsi d’oro” nella quale è stato coinvolto nel 2015. I poco più di 1.000 voti riportati hanno soddisfatto l’avvocato Luca Frontino, di Ficarra, alla sua prima esperienza da candidato e che, annuncia: “lavoreremo per il futuro”.

Grande successo per le liste collegate a CATENO DE LUCA che piazza due deputati con il sindaco di Santa Lucia del Mela Matteo Sciotto e Pippo Lombardo, ex consigliere provinciale. Ma c’è qualche deluso perché si aspettava di più come il sindaco di San Teodoro Valentina Costantino e l’ex assessore di Sant’Agata Militello Marco Vicari anche se poi, sui social, tutti i candidati scrivono di essere contenti e soddisfatti.

Il sindaco di Naso Gaetano Nanì

Infine FRATELLI D’ITALIA che porta all’Ars gli uscenti, il favorito Giuseppe Galluzzo, detto Pino e, grazie al listino del presidente, Elvira Amata. Al palo restano due sindaci: quello di Tusa, avvocato Luigi Miceli e, soprattutto, quello di Naso, Gaetano Nanì, la cui leadership del primo partito in Italia sui Nebrodi adesso è tutta da discutere. Tra l’altro il primo cittadino di Naso, che aveva aperto anche una sede sulla via Piave a Capo d’Orlando, aveva contro Sara Rifici, suo assessore e candidata in una lista, “Impresa Sicilia”, collegata a Cateno De Luca. E poi un altro assessore, Antonino Letizia che, come si vede in un video diffuso sui social, martedì era presente, a Rocca di Caprileone, ai festeggiamenti per la rielezione di Bernardette Grasso. Il sindaco Nanì laverà in famiglia (leggasi giunta) i panni sporchi?

Giuseppe Lazzaro

Edited by, mercoledì 28 settembre 2022, ore 16,00. 

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