A distanza di una settimana è stato arrestato, con l’accusato di omicidio stradale e una serie di aggravanti, un 21enne di Giarre che, stando alle indagini condotte dalla Polizia Stradale e coordinate dalla Procura, avrebbe causato, la notte fra il 4 e il 5 agosto, il tamponamento, sulla tangenziale della A20 a Messina, a seguito del quale ha perso la vita il 62enne GIACOMO MANGANARO (foto in alto), che viaggiava a bordo di una delle auto coinvolte…
Un ventunenne di Giarre è stato arrestato a seguito dell’incidente che, una settimana fa, ha causato la morte di Giacomo Manganaro, 62 anni, che viaggiava a bordo di una utilitaria lungo la tangenziale autostradale di Messina.
L’auto dello sfortunato Giacomo Manganaro dopo il sinistro
L’arresto è stato eseguito dagli agenti della Sottosezione di Messina A-20 del Compartimento Polizia Stradale di Catania e dai carabinieri della Stazione di Giarre. Il ventunenne, trasferito e tradotto in carcere, è indagato per il reato di omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisico, dalla mancanza del titolo abilitativo alla guida, oltre che dal mancato rispetto delle norme del Codice della Strada.
Le indagini, condotte dalla Sottosezione A-20 della Polstrada e coordinate dalla Procura di Messina, hanno consentito di ricostruire la dinamica del grave incidente stradale. Secondo l’ipotesi formulata dagli uomini della Stradale, il giovane arrestato viaggiava a forte velocità alla guida di un Suv Porsche di grossa cilindrata, peraltro sprovvisto di copertura assicurativa che, proprio a causa del mancato rispetto delle norme del Codice della Strada, avrebbe tamponato violentemente l’auto sulla quale sedeva la vittima insieme ad altri familiari rimasti lievemente feriti. Il ragazzo, inoltre, era privo di patente, in quanto gli era già stata ritirata ed in stato di alterazione psicofisica per l’assunzione di stupefacenti. Sulla scorta dei rilievi tecnico-scientifici effettuati dalla Polizia Stradale e degli ulteriori elementi acquisiti in fase d’indagine, il Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per l’indagato. A sottolineare la gravità dell’episodio significativi appaiono i riferimenti alle modalità oggettive della condotta di guida, connotata da assoluta gravità e totale disinteresse per l’incolumità altrui nonché per la refrattarietà all’osservanza della legge essendosi messo alla guida pur sapendo di essere senza patente.
Giacomo Manganaro era originario del villaggio di Santo Stefano Medio ma dal 1982 lavorava come tecnico al Comune di Milano e abitava a Cassano d’Adda. Come ogni anno ritornava a Messina per trovare i propri genitori e suonare nella banda musicale di Santo Stefano Medio ma ha trovato la morte nel periodo di spensieratezza e riposo e dopo avere ultimato le prove con la stessa banda.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, venerdì 12 agosto 2022, ore 14,20.