Brolo: Mazzette per i porti siciliani. Indagati dirigente regionale, consigliere comunale e il marito

Come riportato da diversi organi di stampa on line (Il Fatto quotidiano, Alpa, Zazoom, Il Meridiano etc.) ci sono professionisti di Brolo indagati, a vario titolo, in una inchiesta della Procura di Catania su un presunto giro di mazzette per alcuni porti siciliani (Riposto, Lipari, Mazara del Vallo, Sciacca). Si tratta del dirigente regionale CARMELO RICCIARDO (foto in alto), principale indagato insieme all’ex assessore provinciale GIACOMO FUSCO e di FILIPPO MUSCARA’, titolare della “Bonina srl” e la moglie, l’ex assessore e attuale consigliere comunale MARISA BONINA (per i coniugi l’accusa riguarda solo l’installazione di pannelli solari al mercato ittico di Mazara del Vallo). I dettagli nel servizio…

GIUSEPPE LAZZARO

Tangenti, mazzette incassate e altre promesse per oltre 130.000 euro: queste le accuse mosse dalla Procura di Catania nei confronti di Carmelo Ricciardo, di Brolo e Giacomo Fusco, di Messina, dirigenti della Regione Siciliana. Il primo ha diretto, per oltre un lustro, le infrastrutture marittime siciliane; il secondo è un ex funzionario in pensione da dieci anni, con un trascorso da assessore provinciale. I due sono coinvolti in un’inchiesta su un giro di corruzione che avrebbe interessato i lavori di riqualificazione di diversi porti siciliani.

Giacomo Fusco

I capi di accusa riguardano appalti a Riposto, Lipari, Mazara del Vallo e Sciacca ma negli atti dell’indagine compaiono riferimenti anche ad altre località, come le note mete turistiche di Salina e Favignana.

Secondo le indagini il brolese Carmelo Ricciardo, dopo avere utilizzato un generatore di numeri automatici in uso alla Regione Emilia Romagna per sorteggiare le ditte fortunate, tra quelle che avevano partecipato alla manifestazione d’interesse, avrebbe accoppiato manualmente i numeri estratti alle singole imprese senza considerare l’ordine di arrivo delle istanze di partecipazione. Per queste operazioni la ditta aggiudicataria avrebbe promesso a Ricciardo e Fusco una mazzetta da 47.000 euro: somma ricavata non dalla liquidità a disposizione dell’impresa ma dallo stesso quadro economico dell’appalto. Dalle intercettazioni è anche emerso che a fare da tramite con gli imprenditori sarebbe stato lo stesso Fusco il quale, parlando con Ricciardo, avrebbe fatto più volte riferimento a soldi da incassare. Entrambi, infatti, avrebbero ricevuto 5.000 euro da Filippo Muscarà, di Brolo, titolare della “Bonina srl” e indagato, insieme alla moglie Marisa Bonina, legale rappresentante della società, nell’ambito di un appalto per l’installazione di pannelli solari sul tetto del mercato ittico di Mazara del Vallo. Marisa Bonina è stato assessore comunale a Brolo dal 2014 al 2019 e attualmente è consigliere di minoranza.

I coniugi Filippo Muscarà e Marisa Bonina

L’intercettazione aveva portato la Procura a chiedere l’arresto dei due ex funzionari regionali: richiesta disattesa dal Gip per assenza di elementi tali da ricondurre, in maniera inequivoca, le parole degli indagati ai fatti contestati. Il fascicolo è stato adesso trasferito per competenza territoriale alla Procura di Palermo che deciderà sul rinvio a giudizio degli indagati.  Insieme a Ricciardo e Fusco, infatti, sono coinvolti altri imprenditori e professionisti tra i quali un altro dipendente regionale. Per i pm, tra mazzette incassate e altre promesse, a ballare sarebbero stati oltre 130.000 euro. In cambio sarebbero stati garantiti favori di diverso tipo: dall’omissione nei controlli al condizionamento delle aggiudicazioni dei lavori.

«Ma sti cinque chi li ha portati? Filippo?», chiede Ricciardo a Fusco a febbraio 2020 come riportato nelle carte dell’ordinanza attraverso una intercettazione. Ricevuta la conferma il dirigente esclama: «Il fotovoltaico, allora!».

Il Gip del Tribunale di Catania ha scritto che “non v’è dubbio che dal contenuto delle conversazioni emergono elementi significativamente indicativi di una gestione clientelare e spregiudicata delle procedure di affidamento degli appalti di opere pubbliche da parte di Ricciardo, nell’esercizio della pubblica funzione dallo stesso svolta come pure degli stretti rapporti di collaborazione fra quest’ultimo e Fusco, il quale risulta pienamente coinvolto nelle vicende relative all’aggiudicazione di una serie di appalti in corso nella Regione Siciliana pur non rivestendo alcun ruolo istituzionale”.

“Siamo convinti che, una volta esaminati gli atti, appureranno come nessun reato sia stato commesso e chiederanno l’archiviazione”, dichiarano intanto i legali di Ricciardo e Fusco, gli avvocati Angelo Tudisca ed Enrico Sanseverino.

Edited by, sabato 25 giugno 2022, ore 00,24. 

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