“Denigratori per vocazione”. Vengono così definiti dal sindaco di Capo d’Orlando FRANCO INGRILLI’ (foto in alto) coloro i quali parlano di dissesto alle porte per il comune e di tanti altri macigni futuri. Esaminando ed ammettendo la grave crisi economica-finanziaria a Palazzo Europa il primo cittadino, in una lettera aperta ai cittadini sotto interamente pubblicata, nega decisamente che fra due mesi ci sarà il dissesto finanziario ma, al contrario, è già iniziato un lento piano di rientro, che durerà vent’anni, secondo quanto la Corte dei Conti ha indirizzato di fare. Nessun rischio di licenziamento per i contrattisti assunti…
Cari concittadini,
come sapete amministro questa cittadina da 6 anni e ci vivo da sempre. Durante la mia sindacatura ho pensato soprattutto a lavorare per Capo d’Orlando insieme agli assessori, ai consiglieri e ai dipendenti comunali. Fin dal mio insediamento ho evidenziato le difficoltà soprattutto finanziarie che erano presenti nel nostro comune ed ho sempre detto la verità sullo stato delle cose. Nonostante queste enormi difficoltà, rimboccandoci le maniche abbiamo iniziato a lavorare silenziosamente senza replicare ai nostri oppositori che, si noti bene, non sono solo quelli politici che non fanno altro che il loro “dovere politico” ma anche coloro che io definisco “denigratori per vocazione”.
Si tratta di persone che, a modo loro, amano questo paese ma che lo denigrano continuamente, sono coloro che non credevano al Porto, oggi realizzato e vivo, che alla fine del mandato Sindoni e all’inizio del mio si lamentavano di un Comune pieno di debiti fuori bilancio ed oggi non ne parlano più. Gli stessi parlavano di un paese che non riceveva finanziamenti regionali ed europei mentre oggi siamo a quota 40 milioni di euro di finanziamenti in cinque anni.
Sono coloro che sostenevano che i nostri ex contrattisti non potevano essere stabilizzati e invece sono tutti a tempo indeterminato, che dicevano che non avremmo saldato i fornitori del Comune mentre oggi posso affermare che non vi è impresa o artigiano locale che vanti crediti di consistente entità o di lungo periodo ed infine che credevano che non avremmo mai ridotto il costo della Tari e invece lo abbiamo fatto. In carenza di altri argomenti, da un anno a questa parte parlano di default del Comune o di pre-dissesto. Prima dicevano che da un momento all’altro la Regione Siciliana ci avrebbe commissariato e che il nostro paese, dopo avere avuto dei controlli, avrebbe subito l’onta del default. Ebbene, abbiamo avuto questi controlli senza che si verificasse nulla di quanto pronosticato.
Successivamente hanno detto che la Corte dei Conti ci avrebbe imposto il fallimento e ci avrebbe obbligato a rifare il consuntivo 2019 perché non veritiero. Adesso che la Corte dei Conti ha apprezzato il lavoro di riesame della situazione finanziaria del Comune ed ha stabilito che non è necessario rifare il consuntivo 2019 ma che basta fare il consuntivo 2020 con le dovute correzioni, sempre gli stessi non ammettono non solo di avere detto cose che mettono solo in cattiva luce il nostro paese ma non riconoscono nemmeno che questa amministrazione sta facendo un lavoro accurato per il risanamento, che ovviamente come dice la Corte dei Conti deve essere seguito dai fatti. Oggi i “denigratori per vocazione” sostengono che la Corte dei Conti ci dà un ultimatum di 60 giorni di tempo, trascorsi i quali, in caso contrario, intimano ai consiglieri comunali di dare vita al default del Comune.
Adesso basta. Rispettate i cittadini e la loro intelligenza. Avete il dovere, anche per il ruolo ricoperto da alcuni di voi, di dire e scrivere la verità.
La Corte dei Conti scrive esattamente così: ”La Corte dispone che l’ente trasmetta a questa sezione di controllo le misure correttive adottate entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione della presente deliberazione etc. etc. Ai sensi dell’art. 148 bis comma 3 del TUEL, Testo Unico Enti Locali”.
Non si legge nessuna disposizione che vede i consiglieri comunali, nel caso in cui non vengano indicate le misure correttive, debbano dare via al default, anche perché l’avviamento dell’iter non è neanche di loro competenza.
Allora perché tutto questo terrorismo psicologico?
Cari “detrattori per vocazione”, forse vi dispiace che, dopo essere stati smentiti per il Porto, per la Tari, per gli ex contrattisti, possiate esserlo anche per il preannunciato ed anche auspicato default del Comune?
Voglio che voi, miei concittadini, sappiate, che l’iter per adempiere a quanto richiesto dalla Corte dei Conti è stato già avviato, che il consuntivo 2020 è stato deliberato dalla giunta la settimana scorsa e che si trova a disposizione dei Revisori dei Conti, affinchè possano esprimere il loro parere entro 25 giorni e, quindi, entro i successivi 20 giorni lo stesso consuntivo andrà in consiglio comunale per essere definitivamente approvato.
Durante questo periodo sarà predisposta la richiesta per l’avvio del piano di riequilibrio in vent’anni, piano che sarà inoltrato al consiglio comunale unitamente al consuntivo 2020 e sarà data ottemperanza a tutto ciò che è stato richiesto dalla Corte dei Conti nel provvedimento molto accurato, dettagliato e centrato che è stato emesso. Sono consapevole della grave situazione economica-finanziaria in cui versa il Comune che amministro, così come accertata dalla Corte dei Conti. Fin dal mio primo insediamento mi sono adoperato a gestire con oculatezza la cosa pubblica, secondo criteri che hanno consentito un notevole risparmio di risorse economiche e senza pregiudicare la qualità dei servizi. Nessuno, dico nessuno, dotato di onestà intellettuale, può accusarmi di avere sperperato denaro pubblico. Continuerò a guidare il nostro paese con l’impegno e la ferma determinazione di continuare ed implementare l’opera di riorganizzazione e risanamento intrapresa. Sono certo che le grandi energie che Capo d’Orlando ha sempre saputo esprimere consentiranno di raggiungere l’obiettivo prefissato.
Concludo anticipando la prossima mossa dei “detrattori seriali”: far credere ai creditori del Comune che non avranno quanto dovuto e ai dipendenti che saranno messi in sovrannumero. Mi sento di escludere categoricamente entrambe dette ipotesi.
Per i fornitori, infatti, la Corte dei Conti ci dà il via libera per continuare a pagare il dovuto e anche il futuro piano di riequilibrio non prevederà proposte di decurtazione dei crediti; per il personale, nessun rischio, perché l’equilibrio finanziario del comune verrà garantito anche grazie ai naturali pensionamenti che vi saranno negli anni.
Dopo 8 mesi di duro lavoro, durante i quali, ho ascoltato e letto illazioni e cattiverie di ogni tipo, è giunto il momento di dire basta e di replicare ai “detrattori per vocazione” ed alla cattiva informazione con il solo fine di fare chiarezza e riportare ai cittadini la verità delle cose.
Il Sindaco, Franco Ingrillì
Edited by, martedì 7 giugno 2022, ore 12,22.