Il giudice del tribunale di Patti GIOVANNA CECCON ha assolto, per non avere commesso il fatto, due persone di Pettineo, rispettivamente di 27 e 64 anni, difese dagli avvocati MARIA RITA MONDELLO (foto in alto) e FRANCESCO RUSSO BAVISOTTO e che erano state accuse di incendio in concorso per fatti accaduti il 7 gennaio 2018…
Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud
Il giudice del tribunale di Patti Giovanna Ceccon ha assolto, per non avere commesso il fatto, due persone di Pettineo, rispettivamente di 27 e 64 anni, difese dagli avvocati Maria Rita Mondello e Francesco Russo Bavisotto e che erano state accuse di incendio in concorso. I due, il 7 gennaio 2018, erano stati notati dai carabinieri nel territorio di Pettineo dove, secondo l’accusa originaria, avevano appiccato il fuoco, che interessò un’area di settemila metri quadrati, causando un incendio alimentato dal vento di scirocco, che distrusse diversi alberi di ulivo. Una densa coltre di fumo determinò, inoltre, problemi alla viabilità lungo la Strada Provinciale 176 in direzione Pettineo-Castel di Lucio e ad alcune abitazioni private. Il pubblico ministero Lavinia Andriolo, al termine della requisitoria, aveva chiesto per entrambi gli imputati la condanna ad 1 anno e 6 mesi di reclusione. Ma gli avvocati Mondello e Russo Bavisotto, grazie ai testi sentiti nel corso del dibattimento, sono riusciti a dimostrare come non fosse emersa alcuna prova in ordine alla colpevolezza degli imputati. Tra l’altro non si era trattato di un vasto incendio, ma di piccole fiamme di sterpaglie, che non avevano arrecato alcun pericolo per la incolumità pubblica. Il giudice, accogliendo le richieste della difesa al termine delle arringhe, non essendosi concretizzata la prova che fossero stati i due imputati, ha deciso per la loro totale estraneità ai fatti contestati, assolvendoli entrambi per non avere commesso il fatto.
Edited by, domenica 8 maggio 2022, ore 14,01.