Il giudice del Tribunale di Patti EDOARDO ZANTEDESCHI ha assolto con formula piena, e per non avere commesso il fatto, l’ingegnere NUNZIATO CHIOFALO, attuale responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Oliveri, all’epoca dei fatti responsabile del servizio rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata, difeso dall’avvocato ANDREA PIRRI (foto in alto). La vicenda, risalente al 2018, era partita con un esposto di Legambiente…
Il giudice del Tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi ha assolto con formula piena, e per non avere commesso il fatto, l’ingegnere Nunziato Chiofalo, attuale responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Oliveri, all’epoca dei fatti responsabile del servizio rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata, difeso dall’avvocato Andrea Pirri. La vicenda traeva origine da un esposto presentato nel 2018 da Legambiente, che aveva denunziato l’esistenza di una presunta discarica di rifiuti presso il sito di contrada Babbo o Isola, nei pressi del cimitero dove – nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale del tempo – doveva essere realizzata una isola ecologica per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti, nell’ambito di un intervento per il recupero delle aree degradate. Il progetto era stato, poi, definitivamente accantonato e l’eco piazzola mai entrata in funzione ma l’associazione ambientalistica aveva segnalato un accumulo incontrollato di rifiuti a cielo aperto nell’area di proprietà comunale e presunte irregolarità nella gestione della attività di raccolta, conferimento e smistamento. A seguito della relativa attività di indagine, finalizzata alla corretta gestione delle piattaforme ecologiche e alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente, veniva disposto anche il sequestro dell’area che, tuttavia, al momento della notifica del provvedimento coercitivo emesso dal Gip del Tribunale di Patti era già stata sgomberata per ordine del sindaco e ne seguiva, pertanto, l’immediato dissequestro.
A finire sotto processo era l’ingegnere Nunziato Chiofalo, 65 anni, attuale reggente dell’Area Tecnica del Comune di Oliveri, al quale la Procura aveva contestato, in qualità di responsabile del servizio rifiuti solidi urbani del comune tirrenico, di avere adibito il sito di contrada Babbo a deposito di rifiuti, anche pericolosi, in violazione delle prescrizioni di legge. Tuttavia il giudice Zantedeschi ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Pirri, che ha dimostrato la infondatezza delle accuse e la assoluta estraneità alla vicenda del proprio assistito poichè non esistevano atti di indirizzo dell’Amministrazione per l’utilizzo del sito in quanto il progetto non era mai stato effettivamente realizzato, né l’isola ecologica era mai entrata a regime ed i rifiuti ivi presenti, a natura non pericolosa, avevano una diversa provenienza, non riconducibile al servizio di cui era responsabile l’ingegnere Chiofalo.
Giuseppe Lazzaro
Edited by, sabato 23 aprile 2022, ore 15,37.