Per ogni cosa, un medicinale. L’Italia è piena di farmacie e i medicinali abbondano e se ne fa un grande uso. Ma ci sono limiti da non superare e, per questo, la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, nella puntata settimanale della nostra rubrica “Salute&Benessere” sviluppa una tematica molto importante partendo dal titolo: “Attenzione ai farmaci”…
In questi giorni, in tv e sui media, è apparsa la notizia che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA www.aifa.gov.it) ha disposto il ritiro dalle farmacie e il divieto di utilizzo di tutti i lotti di medicinali contenenti il principio attivo “ranitidina”. Provvedimenti analoghi sono stati assunti negli altri Paesi dell’Unione Europea e in diversi paesi extraeuropei. L’AIFA sta infatti lavorando insieme all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA www.ema.europa.eu ) e alle altre agenzie europee per valutare il grado di contaminazione nei prodotti coinvolti e adottare misure correttive. Consideriamo che, proprio oggi, tutte le agenzie, tramite l’EMA, chiedono controlli preventivi su tutti i farmaci prodotti per sintesi chimica.
Il motivo è la presenza, in alcuni di lotti, di una impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA), classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
In questi casi le autorità sanitarie operano secondo il principio di precauzione, che prevede di ridurre al minimo i rischi per il paziente, limitando l’esposizione alla sostanza potenzialmente dannosa.
La ranitidina è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. È commercializzata in Italia sia come medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso.
Poiché ci sono alternative a questi farmaci, consiglio i pazienti che assumono medicinali a base di ranitidina di rivolgersi al proprio medico il prima possibile per discutere la possibilità di una terapia alternativa. Potrai concordare con lui un trattamento alternativo nel trattamento delle condizioni in cui lo stomaco produce quantità eccessiva di acido).
E’ importante ancor di più rivolgersi ad un professionista se stiamo utilizzando un medicinale di automedicazione a base di ranitidina, comprato d’iniziativa in farmacia.
Voglio anche ricordare che è bene consultare sempre un medico prima di assumere farmaci, evitando l’errata pratica della autoprescrizione. Inoltre, da biologa nutrizionista, voglio ricordare che, tante volta, alcuni fastidi posso essere eliminati variando le abitudini alimentari ed evitando l’inutile assunzione di farmaci. Ricordiamoci sempre che Ippocrate, il padre della medicina, affermava “Fa che il cibo sia la tua medicina”.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 27 settembre 2019, ore 19,00.