Un prodotto decongelato si può ricongelare? Questo l’argomento della settimana scelto dalla dottoressa ISABELLA SALVIA (foto in alto), nutrizionista con studio in Torrenova, per la rubrica “Salute&Benessere”…
Riprendiamo oggi una tra le fake news sull’alimentazione dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). L’attenzione è puntata su una pratica che giornalmente molti di noi attuano per risparmiare tempo in cucina.
Un prodotto decongelato si può ricongelare? Il prodotto scongelato, riporta l’ISS, si può ricongelare solo se precedentemente cotto. È possibile scongelare, cuocere e ricongelare un prodotto; mentre è assolutamente non corretto scongelare e ricongelare senza che il prodotto sia stato cotto.
La questione è delicata e le opinioni sono spesso discordanti. Facciamo chiarezza: è possibile scongelare, cuocere e ricongelare un prodotto; mentre è assolutamente non corretto scongelare e ricongelare senza che il prodotto sia stato cotto. Il prodotto scongelato non deve essere nuovamente congelato senza essere cotto, perché si rischia di aumentare il rischio di contaminazione da parte di batteri o virus che in origine erano presenti nell’alimento crudo. Il congelamento degli alimenti a -18 gradi provoca un arresto dello sviluppo microbico, ma non elimina né i batteri né i virus. Con lo scongelamento, continua l’Istituto Superiore di Sanità, i batteri presenti possono riprendere la loro vitalità e, se le condizioni di tempo e di temperatura lo consentono, possono moltiplicarsi in maniera esponenziale tanto da raggiungere quantitativi nocivi per la salute. Con la cottura la maggior parte dei microrganismi eventualmente presenti viene inattivata. Un cibo cotto preparato con materie prime scongelate può essere, quindi, nuovamente congelato. Gli alimenti surgelati o congelati industrialmente dovrebbero essere scongelati seguendo le istruzioni indicate in etichetta. A livello domestico, conclude l’ISS, si raccomanda di scongelare il cibo in frigorifero, nel forno a microonde (lasciando uno spazio di circa 5 cm fra l’alimento e le pareti in modo da permettere al calore di circolare) o anche a bagnomaria, cambiando l’acqua ogni 30 minuti se si desidera una maggiore rapidità del processo. Non è invece opportuno scongelare gli alimenti direttamente in acqua (per la possibile perdita di nutrienti), né lasciarli a temperatura ambiente all’esterno del frigorifero, per il rischio di contaminazione e crescita batterica.
In conclusione, seguendo queste poche regole di base, avremo modo di consumare cibi più sani e sicuri.
Per approfondimenti si consiglia di consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità al seguente link:
https://www.issalute.it/index.php/falsi-miti-e-bufale/l-alimentazione/
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 13 settembre 2019, ore 18,24.