Non era definito tale, adesso sì. Lo stress, che assale almeno tre quarti della popolazione mondiale con i ritmi di vita frenetici, è ufficialmente una malattia (dal gennaio 2022). Lo ha stabilito l’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’assemblea mondiale svoltasi a Ginevra pochi giorni fa. Spiega tutto la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, nella puntata n. 105 della nostra rubrica “Salute&Benessere”…
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S. o World Health Organitation www.who.int), durante l’assemblea mondiale che si è conclusa martedì scorso, 28 maggio, a Ginevra (Svizzera), ha annunciato che dal gennaio 2022 lo stress sarà ufficialmente inserito nell’elenco dei disturbi medici, chiamato “International Classification of Diseases”. E’ Il manuale che l’OMS fornisce ai medici per riconoscere e diagnosticare le malattie. Questo elenco si basa sui risultati ottenuti da esperti provenienti da tutto il mondo. La classificazione delle malattie dell’OMS dà un linguaggio comune attraverso il quale i professionisti della salute possono scambiarsi informazioni sanitarie.
Sarà inserito un tipo di stress, definito in inglese “burn out”, considerato un “problema associato con l’occupazione o la disoccupazione lavorativa”. Questo tipo di stress è tra i fattori che “influenzano lo stato di salute o che portano al contatto con i servizi sanitari”.
Precisiamo subito che, mentre un po’ di stress correlato al lavoro può essere gestito di volta in volta, lo stress costante può causare una serie di preoccupazioni per la salute tra cui ulcere gastriche, dolore cronico, depressione, relazioni fallite e una dipendenza da alcol e altri farmaci.
Quali sono i sintomi? Secondo l’OMS lo stress costante è caratterizzato da tre sintomi:
- sensazione di esaurimento mentale o fisico;
- aumento della distanza mentale dal lavoro o sentimenti di negativismo o cinismo relativi al lavoro;
- ridotta efficacia professionale.
Ricordiamo che il burn out si riferisce a specifici fenomeni nel contesto lavorativo (o di disoccupazione). Non è applicabile per esperienze in altri ambiti della vita.
Quali sono le conseguenze di questo tipo di stress costante? A livello individuale, sono:
- atteggiamenti negativi verso gli altri, verso se stessi, verso il lavoro e verso la vita;
- calo della soddisfazione lavorativa e dell’impegno verso l’organizzazione;
- riduzione della qualità della vita personale;
- peggioramento dello stato di salute.
E’ importante riconoscere questa patologia che è il culmine di uno stress costante nel tempo e che potrebbe interessare nostri conoscenti impegnati quotidianamente in attività che implicano relazioni interpersonali e che potrebbero così peggiorare anche il loro stato si salute.
E’ fondamentale, poi, una volta riconosciuta questa patologia, rivolgersi ad un professionista qualificato che possa aiutarci a trovare un corretto stile di vita!
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 31 maggio 2019, ore 19,03.