Salute&Benessere: Le diete sbilanciate fanno più morti del fumo

Con una approfondita inchiesta la puntata n. 99 della rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, lancia un vero e proprio allarme ma quanto mai da recepire perché la prevenzione viene prima di ogni cosa: è accertato, per le statistiche, che le diete sbilanciate producono più morti del fumo.
NEL CONTEMPO AVVISIAMO CHE LA RUBRICA il 19 APRILE CHE SARA’ VENERDI’ SANTO E ANTIVIGILIA DI PASQUA, SI FERMERA’ E RIPRENDERA’, PER LA PUNTATA N. 100, VENERDI’ 26 APRILE…

“Una dieta sbilanciata è responsabile di più morti di qualunque altro fattore di rischio al mondo” è questa la sintesi di una recentissima ricerca svolta a livello mondiale, dopo che, già nel 2014, era stato accertato che oltre il 30% della popolazione mondiale, anche nei paesi emergenti, è obesa. Questo studio vuole essere la base anche per l’articolo n. 100 della prossima settimana, che riguarderà il Benessere nella nostra Sicilia e una possibile “Dieta dei Nebrodi”.

Oggi sappiamo che le diete squilibrate hanno ucciso, solo nel 2017 nel mondo, undici milioni di persone, essendo la causa di una morte ogni 5. Il drammatico bilancio è stato pubblicato in un articolo sulla prestigiosa rivista Lancet, in cui 130 scienziati hanno raccolto i dati di 195 Paesi, analizzando i consumi di 15 categorie alimentari, dal 1990 al 2017. I risultati sono stati poi analizzati dall’ “Institute for Health Metrics and Evaluation” (www.healthdata.org) di Seattle (USA) in uno studio diretto dal Prof. Christopher J.L. Murray e dal Dr. Ashkan Afshin. La causa è spesso il troppo sale o le tante bevande zuccherate, oltre che i troppo pochi cereali, lo scarso apporto di frutta e verdura, nonché le limitate quantità assunte di omega 3 e di oli vegetali.

“Lo studio conferma quello che abbiamo pensato per molti anni – illustra il prof. Murray – e cioè che una dieta sbilanciata è responsabile di più morti di qualunque altro fattore di rischio al mondo. Ci siamo focalizzati negli ultimi due decenni su sale, zucchero e grassi. Ma i fattori di rischio sono l’alto consumo di sale e il basso consumo di alimenti salutari, come cereali integrali, frutta, semi e frutta secca e vegetali”. Lo studio ha valutato, tra il 1990 e il 2017, il consumo della maggior parte di nutrienti in 195 nazioni (per l’Italia, ha partecipato l’Università “La Sapienza” di Roma, oltre che la FAO, agenzia ONU, che ha sede sempre a Roma), quantificando l’impatto di una dieta squilibrata sulle morti e le malattie non trasmissibili: alcuni tipi di cancro, malattie cardiovascolari e diabete. Gli studiosi hanno poi analizzato 15 elementi: una dieta povera di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, semi e frutta secca, latte, fibre e calcio, omega 3 da pesci e frutti di mare, grassi polinsaturi (da oli vegetali); dall’altro lato carne rossa e processata, bevande zuccherate, grassi trans e sale. Su 11 milioni di morti, la metà è legata a una dieta con troppo sale e poca frutta e cereali integrali. A livello mondiale, i paesi occidentali rientrano logicamente tra quelli con una maggiore attenzione al problema e, ovviamente, c’è chi sta peggio. A livello europeo, all’ultimo posto c’è l’Uzbekistan, che ha 892 morti su centomila. Al primo posto, con un record positivo, c’è Israele, che si ferma a 89. I paesi del Mediterraneo sono in una zona alta della classifica, grazie all’equilibrio dei nostri ottimi prodotti, come l’olio d’oliva. Anche l’Italia è tra i paesi virtuosi, poiché siamo a 107,7, ma stiamo peggio sia della Francia (89,1) che della Spagna (89,5), che hanno un regime alimentare simile al nostro: la famosa dieta mediterranea, un modello nutrizionale ispirato agli alimenti diffusi nel bacino mediterraneo (Italia meridionale, Francia, Spagna e Grecia), riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità nel 2010! Viva il nostro Mediterraneo, Viva la nostra Sicilia anche a tavola, come vedremo la prossima settimana nella puntata n.100 della rubrica “Salute e Benessere” di glpress.it.

Eventuali quesiti potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 12 aprile 2019, ore 19,05.

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