Salute&Benessere: Focus sulla fibromialgia

La puntata n. 95 della rubrica del venerdì sera “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, affronta la fibromialgia, una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento…

La fibromialgia, o sindrome fibromialgica (che sintetizzerò con FM), è una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento. È purtroppo una delle malattie reumatiche in assoluto più diffuse, caratterizzata da dolore cronico diffuso. Di difficile diagnosi, comporta una convivenza forzata con dolore e stanchezza che induce depressione e assenza di progettualità, influendo negativamente sulla qualità della vita delle persone che ne risultano affette.

Fino a circa 10 anni fa, la FM veniva raramente diagnosticata, anche perché molti medici ritenevano che la diagnosi avesse poca utilità in quanto la si considerava una patologia di natura psicogena e pertanto difficilmente curabile. Negli ultimi anni, le cose stanno radicalmente cambiando, tanto che oggi si può affermare che è possibile curarla con esiti positivi. Grazie alla scoperta dei meccanismi che la causano possiamo, infatti, utilizzare farmaci in grado di correggere i deficit alla base della malattia (in particolare il deficit di serotonina). Oltre ai nuovi farmaci, disponiamo di alcuni trattamenti non farmacologici efficaci in grado di modificarne l’iperattività neurovegetativa. Si può affermare che tutte le terapie non farmacologiche note sono state utilizzate nel trattamento della FM. Non è pertanto semplice districarsi nell’ambito di un campo nel quale è difficile separare la reale efficacia di un trattamento dalla semplice suggestione. E’ quindi necessario basarsi solo sui dati dimostrati che derivano dagli studi scientifici. Un punto da chiarire è relativo alle terapie fisiche (TENS, ionoforesi, termoterapia, ecc.) che vengono spesso consigliate ai pazienti: a parte la TENS, efficace fino al 70% dei casi, nessuna altra terapia fisica ha dimostrato risultati superiori al placebo.

Numerosi pazienti affetti da FM hanno, invece, avuto miglioramenti nel corso di regimi alimentari controllati. Non esiste una dieta specifica per la FM, ma certamente per una patologia che si esprime con dolore e stanchezza, l’alimentazione ha un ruolo decisivo. Il soggetto fibromialgico dovrebbe rivolgersi ad un professionista della nutrizione per intraprendere una dieta corretta, limitando notevolmente (meglio se eliminando) gli zuccheri raffinati, i superalcolici, le proteine animali, il caffè o il tè. Sarebbe opportuno privilegiare proteine vegetali, infusi e tisane, frutta e verdura, nonché preferire i cereali integrali. Tra le fonti di proteine animali da preferire ci potrebbero essere il pesce, il pollame, il coniglio, le uova, i latticini e i formaggi, se non si ha il colesterolo alto. Occorre anche ridurre l’apporto di sale per evitare i ristagni e gli edemi, frequenti nella FM; per la stessa ragione, è bene bere molto: non bevande zuccherine, né succhi di frutta, ma preferibilmente acqua, infusi o tisane. Se non si vuole passare la vita a prendere medicine, non escludiamo l’ipotesi di seguire un piano alimentare personalizzato, redatto da un nutrizionista.

Eventuali quesiti potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 15 marzo 2019, ore 19,20.

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