Salute&Benessere: L’uva è un frutto di stagione miracoloso?

Continuiamo, come richiesto da tanti lettori, ad esaminare i cibi di stagione, che sono preferibili poiché più genuini e rispettosi dell’ambiente e dei suoi cicli naturali, nella puntata n. 78 della rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova. Il focus di questa settimana è incentrato sull’uva…

Continuiamo, come richiesto da tanti lettori, ad esaminare i cibi di stagione, che sono preferibili poiché più genuini e rispettosi dell’ambiente e dei suoi cicli naturali. Infatti, per coltivarli sono generalmente utilizzati meno prodotti chimici e percorrono meno chilometri per raggiungere le nostre tavole. Conseguentemente, costano anche meno e sono più buoni! Anche se di stagione in un altro continente, un prodotto primaverile o estivo mangiato in Italia a novembre avrà certamente viaggiato per giorni oppure sarà stato conservato a lungo in celle frigo. Mangiare cibi di stagione vuol dire principalmente mangiare salutare perché la frutta e la verdura, per crescere, non hanno bisogno di trucchi o, peggio, additivi sconosciuti. Inoltre, cambiare i cibi in tavola secondo le stagioni vuol dire diversificare in automatico l’apporto di vitamine, sali minerali e altri nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno.

Dopo aver analizzato funghi, castagne e melagrane, questa settimana scopriremo i benefici dell’uva. Posso sintetizzare le proprietà di questo prodotto dei climi mediterranei dicendovi che si tratta di un frutto energizzante, mineralizzante, disintossicante, diuretico e lassativo. L’uva è ricchissima d’acqua (per circa l’80%), apporta zuccheri pronti all’uso e grazie alle sue proprietà esercita diversi effetti benefici sull’organismo. L’uva contiene acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico), vitamine A, del gruppo B e C, tannini e polifenoli. In particolare la buccia dell’uva è ricca di flavonoidi, un insieme di composti dal forte potere antiossidanti. Tra i flavonoidi presenti nell’uva segnalo l’antocianina, la proantocianidina e il resveratrolo. Occorre, però, ricordare che la composizione e il gusto dell’uva variano molto secondo la zona di produzione, le condizioni climatiche e la varietà.

L’uva è certamente un alimento di stagione consigliabile, ma non è priva di controindicazioni, soprattutto se il consumo è consistente. Per il suo cospicuo apporto zuccherino, ad esempio, è senza dubbio sconsigliata ai diabetici.

Qualche lettore mi ha chiesto dettagli sulla cosiddetta cura dell’uva o dieta dell’uva. In termini scientifici, la cura dell’uva è ampeloterapia: s’intende un regime dietetico a base esclusivamente (o quasi) di uva. L’obiettivo cardine è la disintossicazione dell’organismo: la cura dell’uva non deve protrarsi oltre i 2 giorni. Certamente non è un regime alimentare bilanciato, sebbene possa essere limitato nel tempo. Va svolta sotto consiglio di un professionista della nutrizione, principalmente se si è affetti da patologie. E’ infatti sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica, ai diabetici e ai colitici. In caso di gastrite e coliche, il consumo di uva dovrebbe essere moderato e gli acini andrebbero masticati con molta cura, magari eliminando bucce e semi. La cura dell’uva, pertanto, non è certamente consigliabile per chi soffre di ulcera, intestino irritabile, ipertensione, diabete e disfunzioni renali.

Concludo ricordando che nella nutrizione, come nella vita, non esistono bacchette magiche; pertanto anche l’uva non è miracolosa, nel senso che sarebbe sbagliato considerare questo frutto come la panacea di tutti i mali: in associazione ad uno stile di vita sano, l’uva è un ottimo coadiuvante per attenuare i problemi di svariata natura, secondo i consigli individuali che verranno offerti dal vostro nutrizionista di fiducia.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 9 novembre 2018, ore 19,41.

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