Salute&Benessere: Quali sono i problemi alla cute causati dal diabete?

Tratta ancora il tema della cute, stavolta con i problemi causati dal diabete, la puntata n. 61 della nostra rubrica “Salute&Benessere” a cura della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova…

La scorsa settimana abbiamo visto come alcuni problemi alla cute possano essere un campanello d’allarme per la diagnosi di insulino-resistenza da parte del medico. In particolare abbiamo parlato dell’iperpigmentazione della cute nelle aree delle pieghe, conosciuta come acanthosis nigricans, e dell’insorgenza di fibromi penduli multipli nelle stesse aree, detti acrochordon.

Oggi vediamo quali possono essere le alterazioni a carico della cute nei soggetti obesi e nei soggetti diabetici.

Negli obesi la cute subisce numerose alterazioni: oltre all’acanthosis nigricans e ai fibromi penduli multipli in associazione all’insulino-resistenza, all’iperseborrea e all’irsutismo causati dall’iperandrogenismo, possono comparire intertrigine pruriginosa nelle pieghe cutanee e strie rubre sulla pelle. Queste condizioni influiscono negativamente sul quadro psicologico e sulla qualità della vita del paziente obeso. Inoltre, nei pazienti obesi di grado severo l’estensione del rivestimento cutaneo aumenta considerevolmente e in seguito a un forte dimagrimento possono persistere flaccidità e veri e propri grembuli adiposo-cutanei che necessitano dell’intervento di chirurgia plastica.

Per quanto riguarda il diabete mellito, invece, un segno che può consentire una diagnosi precoce, è appunto la presenza di acanthosis nigricans. Molti studi suggeriscono, infatti, un’associazione tra la presenza di tale dermatosi e lo sviluppo di diabete mellito e altre patologie metaboliche. Poiché è emerso che i livelli di glicemia, ipertrigliceridemia, colesterolemia totale e pressione arteriosa risultano mediamente più elevati negli individui affetti da acanthosis nigricans (l’HDL è mediamente più basso), questa dermatosi può essere considerata un segno predittivo. Nei pazienti affetti da diabete mellito, inoltre, si riscontrano numerose manifestazioni cutanee, molte delle quali si possono prevenire attraverso un controllo metabolico adeguato.

I pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 soffrono di patologie cutanee prevalentemente a patogenesi autoimmune, come la vitiligine o il lichen planus. I pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 mostrano invece alterazioni cutanee dovute alla glicosilazione del collagene e a un minor trofismo legato all’alterazione del microcircolo; ne derivano una minore elasticità cutanea e una maggiore fragilità che, unite alla scarsa tendenza alla guarigione delle ferite, espongono il paziente diabetico a un maggior rischio infettivo batterico e fungino, a una più alta incidenza di piodermiti, di celluliti batteriche associate alle ulcere degli arti inferiori e di fascite necrotizzante; in presenza di scarso controllo della glicemia, si riscontrano una riduzione delle difese immunitarie, l’alterazione del microcircolo e/o una neuropatia periferica. L’infezione fungina da candida può instaurarsi già nelle prime fasi della malattia e portare alla diagnosi precoce di diabete mellito. Esiste in particolare un’associazione con la Candida dei genitali femminili e negli uomini tra la balanite, la balanopostite e l’intertrigine candidosica e il diabete.

Un altro segno è la paronichia. Nel 40-50% dei soggetti anziani si riscontra un ingiallimento ungueale, in particolare nella parte distale dell’unghia dell’alluce. La cute tende a divenire più spessa e tale ispessimento, misurabile ecograficamente, peggiora con l’età, a differenza di quanto avviene nel fisiologico processo di invecchiamento caratterizzato da assottigliamento della cute. La dermopatia diabetica colpisce fino al 70% dei pazienti ed è caratterizzata dalla comparsa di macchie pigmentate pretibiali e papule rosse a livello delle cosce, dei malleoli laterali e degli avambracci.

Gli xantomi eruttivi sono invece lesioni caratterizzate dall’eruzione sulle superfici estensorie e dei glutei di piccole papule pruriginose giallastre con alone eritematoso. Questa dermatosi compare nei pazienti diabetici e dislipidemici con ipertrigliceridemia  ed elevati livelli di colesterolo LDL; grazie a una dieta corretta, con carboidrati a basso indice glicemico e con il controllo dell’assetto lipidico, questa dermatosi tende alla guarigione.

Ricordo a tutti che eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (dietologo, biologo nutrizionista o dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da qualsiasi patologia accertata.

Edited by, venerdì 6 luglio 2018, ore 19,41.

 

 

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